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Cristiano Malgioglio a ruota libera sull’Eurovision e i Maneskin: “Avrei querelato subito i francesi. Ho voluto mandare anche un messaggio a Putin, gli sarà arrivato”

Il paroliere e cantautore ha condotto assieme a Gabriele Corsi la parte italiana all'evento. “Damiano, Victoria e gli altri hanno portato una grande energia, qualcosa di nuovo: la gente si aspetta sempre la canzone melodica dall'Italia, invece questa volta non c'è stato il motivetto tipicamente tradizionale ma un rock molto intenso"

di Giulio Pasqui

Per Cristiano Malgioglio la vittoria dei Maneskin (che lui pronuncia “Moneskin”) all’Eurovision è la vittoria di tutti. Anche la sua, che ha condotto assieme a Gabriele Corsi la parte italiana all’evento. “Damiano, Victoria e gli altri hanno portato una grande energia, qualcosa di nuovo: la gente si aspetta sempre la canzone melodica dall’Italia, invece questa volta non c’è stato il motivetto tipicamente tradizionale ma un rock molto intenso. Nessuno si aspettava il rock dall’Italia, così abbiamo sorpreso tutti. Questa vittoria la si deve in modo particolare ad Amadeus, il premio va anche a lui”. Ormai archiviate le infamanti accuse sul presunto uso di sostanze stupefacenti da parte del frontman della band, smentite da un test effettuato una volta rientrato in Italia. Per il paroliere sono “la cosa più triste che si è potuta leggere”.

Cosa pensa di quello che è stato detto dai francesi?
“È stata una grandissima follia. Il ragazzo si è semplicemente chinato, come si può pensare che possa aver fatto uso di stupefacenti? È orribile tutto ciò. Damiano non si presta a questo tipo di cose”.

Lei ha risposto su Twitter dicendo che, forse, la Francia ha rosicato per i suoi commenti. Lo pensa davvero?
“Certo. Dopo tutto quello che ho detto sulla loro canzone, amore, altro che rosicato… (ride, ndr)”.

Alla fine anche i francesi hanno ritirato tutto e si sono complimentati con la nostra vittoria.
“Io avrei fatto una querela, immediatamente. È stato un danno enorme di immagine. Quando si scrive qualcosa, bisogna esserne certi”.

Per lei l’Eurovision è stato il ritorno in prima serata su Rai1. Se l’aspettava un successo così grande?
“Sono molto felice per questa mia esperienza vicino a Gabriele Corsi, che è stato un compagno meraviglioso. Prima che andassimo in scena mi ha portato dei fiori. Mai nessuno me li aveva portati: mi ha sorpreso e anche commosso. È stato un gesto bellissimo da parte sua. Ci siamo trovati in sintonia perché è una persona preparatissima, gioiosa, rispettosa. Questo naturalmente mi ha fatto molto piacere. Devo ringraziare prima di tutto la Rai: il direttore Stefano Coletta e Claudio Fasulo, due persone meravigliose che mi hanno dato la possibilità di far scoprire agli italiani un’altra faccia di Cristiano Malgioglio che non erano abituati a conoscere”.

Ma lo sa che i suoi commenti sono stati tradotti in inglese e sono diventati virali anche all’estero?
“Lo so, i miei tweet sono balzati in tutta Europa. Madre mia cos’è successo. La Malgi diventa famosa all’improvviso anche all’estero, si rende conto? Mai successo che uno come me andasse virale in Europa. Il messaggio più bello, però, è stato quello che ho voluto mandare al presidente Putin. Sicuramente gli sarà arrivato. Quando ho ascoltato l’esibizione della rappresentante della Russia ho voluto lanciare un messaggio molto delicato a favore del movimento LGBTQ+. Quando tutti potranno dire di amarsi senza avere paura, sarà la giornata più bella per tutti noi”.

Durante la diretta ha mandato un messaggio anche a Mina. È vero che non le ha risposto a una proposta musicale?
“Sì, è vero. Quando ho ascoltato per la prima volta Salvador Sobral, il vincitore dell’Eurovision nel 2017, sono impazzito. Pensi che avevo scommesso con i miei amici sulla sua vittoria, nessuno ci credeva ma io sì: quella volta ho vinto più di mille euro. Poi ho scritto subito questo testo, che ho trovato bellissimo per Mina. Ne avrebbe fatto una versione meravigliosa. Le ho mandato il testo ma non mi ha mai risposto. Magari non l’avrà ricevuto, non lo so. Generalmente quando le mando le cose o lei o il figlio mi rispondono sempre. Quel pezzo cantato da Mina sarebbe stato stupendo”.

Il prossimo anno l’Eurovision si farà in Italia. Si aspetta la conferma?
“Io non mi candido, assolutamente, ma visto che io e Gabriele abbiamo portato così tanta fortuna ci speriamo. Però la Rai dovrebbe farmelo sapere urgentemente entro gennaio, così da poter andare quattro mesi in Inghilterra per prepararmi bene con la lingua inglese. Devo impararla bene perché il mio inglese è siculo/australiano: lo parlo in maniera simpatica ma va migliorato.”.

E Sanremo? Ci andrebbe mai?
“Lo scorso anno Amadeus mi aveva proposto di partecipare con un brano. Ho risposto: ‘Sei pazzo’. Con la mia rinuncia ho chiesto di dare la possibilità a un giovane di fare Sanremo. Però mi sono pentito di aver rifiutato. Avevo scritto una canzone bellissima, avrebbe potuto anche vincere. Sì, voglio essere presuntuoso: io mi vedevo in quel palco, avrei fatto una cosa démodé stile Hollywood anni Quaranta. Ma ormai basta, non ci tornerò più”.

Prima di lasciarci, ci racconta cosa faceva con Orietta Berti in studio qualche settimana fa? È in arrivo un tormentone estivo di coppia?
“Sto realizzando un disco dove ho voluto cantare le canzoni delle “supreme”, come le chiamo io. Tutte quelle artiste dell’America latina che mi hanno lasciato delle grandi emozioni nel corso della mia carriera. Di Mercedes Sosa ho scelto uno dei pezzi più belli in assoluto. Avevo bisogno di una voce limpida, così ho chiesto ad Orietta la disponibilità e abbiamo realizzato questa versione stupenda. Ma il brano uscirà a settembre. Prima, d’estate, uscirà un’altra canzone intitolata ‘Tutti mi guardano’. Sono molto felice di fare questo pezzo, e sono contento di aver avuto la possibilità di farlo ancora con RTL 102.5 grazie a Lorenzo Suraci. Parla della storia di uomo che si guarda allo specchio ma non si vede per come è dentro. A un certo punto esplode: si veste da donna, va per strada e trova la forza per essere se stesso. Tutti devono capire che l’omofobia non deve esistere”.

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