“Ci hanno detto che c’era un ritardo di venti minuti per dei lavori. Abbiamo aspettato e quando siamo saliti sulla cabina, sopra c’erano due tecnici che avevano finito dei lavori”. Dario e la sua compagna sono stati tra gli ultimi turisti ad aver preso la funivia dalla stazione del Mottarone sabato pomeriggio prima della strage di domenica nella quale sono morte 14 persone. “Abbiamo fatto un giro ma c’era la nebbia e così siamo tornati subito alla stazione per prendere l’ultima corsa delle 17.40″. Ma, appunto, hanno dovuto aspettare una ventina di minuti a causa di “lavori”. Il giorno dopo, una volta appresa la notizia della caduta della funivia, il primo pensiero è andato subito all’esperienza del giorno precedente: “Mi sembrava strano, ero anche con la mia ragazza che era più traumatizzata, non stiamo molto bene a pensare che poteva succedere anche a noi”.

Articolo Precedente

Covid, i dati: 3.224 nuovi casi su 253mila tamponi nelle ultime 24 ore. Altre 166 vittime

next
Articolo Successivo

Mottarone, il gestore del maneggio vicino alla funivia mostra i cavi caduti: “In 11 anni ho visto due volte far scendere le persone con una fune”

next