Cronaca

Preseminario San Pio X, la “scuola” dei chierichetti del Papa lascia il Vaticano. È al centro di un processo per violenze sessuali

La principale finalità dell'istituto, che accoglie ragazzi adolescenti e giovani provenienti da tutte le diocesi d’Italia e del mondo, è quella del servizio liturgico nella Basilica Vaticana. Negli ultimi anni, però, questa realtà è stata travolta dallo scandalo degli abusi sessuali. Gli imputati sono due preti

Francesco trasferisce il Preseminario San Pio X fuori dal Vaticano. La decisione, nell’aria da diverso tempo, arriva proprio mentre il luogo dove finora si sono formati i chierichetti del Papa è al centro di un processo penale per violenze sessuali. Gli imputati sono due preti: don Gabriele Martinelli, all’epoca dei fatti seminarista, che è accusato di abusi sessuali, e don Enrico Radice, ex rettore del Preseminario, accusato di favoreggiamento. Un processo analogo a quello che da mesi si sta svolgendo presso il Tribunale Vaticano è iniziato parallelamente anche presso il Tribunale penale di Roma. “Da tempo – si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede – si stava studiando l’ipotesi di un trasferimento del Preseminario San Pio X al di fuori delle Mura Vaticane, anche per favorire la vicinanza dei giovani studenti ai luoghi dove svolgono i loro studi e praticano le loro attività ricreative. In una recente udienza, il Santo Padre Francesco ha comunicato al rettore, don Angelo Magistrelli, la decisione che il Preseminario, a partire dal prossimo mese di settembre, sposti la sua sede all’esterno della Città del Vaticano, in luogo conveniente”.

Nella nota si precisa, inoltre, che “Sua Santità non ha mancato, nell’occasione, di esprimere viva gratitudine a don Magistrelli per l’opera compiuta in questi 75 anni dalla fondazione dell’istituzione, riconoscendo che essa conserva la sua validità educativa e chiedendo che possa continuare l’apprezzato servizio liturgico svolto dai giovani studenti nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Si tratta, dunque, di una nuova tappa della vita e dell’attività del Preseminario San Pio X, che offrirà senz’altro ad esso nuove opportunità di crescita e di sviluppo soprattutto nell’ambito della promozione delle vocazioni al sacro ministero”. Sarà interessante vedere quale sarà la futura collocazione di questa istituzione, che non dovrebbe essere comunque molto distante dal Vaticano visto che Bergoglio vuole che i suoi allievi continuino a svolgere il servizio di chierichetti del Papa a San Pietro.

Fondato nel 1956 per volontà di Pio XII e don Giovanni Folci, il Preseminario, che dipende dalla diocesi di Como, è un istituto di orientamento vocazionale dove sono nate quasi duecento vocazioni sacerdotali e religiose e di moltissimi laici impegnati. La sua principale finalità è quella del servizio liturgico nella Basilica Vaticana accogliendo ragazzi adolescenti e giovani provenienti da tutte le diocesi d’Italia e del mondo. Negli ultimi anni, però, questa realtà è stata travolta dallo scandalo degli abusi sessuali. Don Martinelli, nato nel 1992, è accusato di aver usato violenza e minaccia, abusando della sua autorità e approfittando delle relazioni di fiducia in qualità di frequentatore anziano del Preseminario, tutore e coordinatore delle attività dei seminaristi, costringendo la sua vittima, di un anno più piccola, a subire ripetuti abusi all’interno del Vaticano. Violenze, che sempre secondo l’accusa, sono avvenute fino al 2012. Don Radice, classe 1949, è accusato, invece, di avere più volte, come rettore del Preseminario, in Italia e anche all’estero, aiutato Martinelli a eludere le investigazioni dopo i reati di violenza carnale e libidine. Su queste accuse sarà il Tribunale Vaticano presieduto da Giuseppe Pignatone a pronunciarsi nelle prossime settimane. La decisione del Papa, però, anticipa di fatto la sentenza con un giudizio non certamente positivo su ciò che è avvenuto nel Preseminario negli anni precedenti.

Twitter: @FrancescoGrana