Maggio non è ancora finito e da ora fino alla fine dell’anno l’Italia consumerà risorse che dovrebbero essere riservate ad altri Paesi. Il 13 maggio è stato l’Overshoot Day, il giorno dell’anno in cui abbiamo terminato le risorse a nostra disposizione; la Terra può generare solo una parte delle sue ricchezze (acqua, foreste, suolo) ma Paesi come l’Italia ne consumano troppe.

Pensiamo di non essere tra i peggiori al mondo, eppure per arrivare a fine anno mantenendo i consumi medi degli italiani avremmo bisogno di 2,8 pianeti. Ma di Terra ce n’è solo una. Quindi cosa fare? L’unica possibilità è diminuire il proprio impatto ambientale.

La letteratura scientifica parla chiaro: scegliere un’alimentazione vegetale è il modo più efficace per ridurre la propria impronta ecologica. L’industria della carne e la pesca industriale sono insostenibili e, oltre a provocare la sofferenza di miliardi di animali ogni anno, richiedono enormi quantità di risorse in cambio di pochi nutrienti che non bastano a sfamare l’intera popolazione mondiale. Per fare solo un esempio: per produrre 1 kg di manzo vengono emessi 27 kg di gas serra. Con la stessa quantità si possono invece coltivare 53 kg di legumi, vale a dire il fabbisogno di un adulto per oltre un anno.

Vorresti sapere di più sull’alimentazione vegetale ma non sai da dove cominciare? Dal 24 al 30 maggio ritorna la Settimana Veg: un appuntamento fisso nel calendario di Essere Animali che ogni anno coinvolge migliaia di persone curiose di provare una settimana vegan.

Chi si iscrive riceve una guida con i consigli nutrizionali di Silvia Goggi, medico nutrizionista e fondatrice della Plant Based Clinic, diversi approfondimenti e il ricettario curato da The Veggie Situation. Ci saranno anche contenuti online e un programma fitto di appuntamenti.

Segui Essere Animali sui social per non perderti nulla!

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Successivo

Comunità energetiche, i territori d’Italia sono più veloci e intraprendenti della politica: da Napoli a Pinerolo, gli esempi virtuosi

next