Dopo un mese di assenza per impegni di lavoro, Massimo Galli è tornato a parlare in tv. “Non mi è mancata la televisione, proprio no”, ha esordito nel salotto di Bianca Berlnguer a Cartabianca. “Commento i dati di questi giorni con un grosso sospiro di sollievo. Quando si è iniziato ad aprire non avevamo nemmeno raggiunto l’obiettivo dei 500mila vaccini al giorno, ora il trend si è stabilizzato”, ha spiegato il professore dell’ospedale Sacco di Milano. “Per il momento al governo è andata bene su una serie di cose su cui era legittimo avere perplessità – ha quindi precisato -. Mi auguro che il trend possa essere mantenuto in senso favorevole”.
Poi il dibattito si è spostato sul tema della campagna vaccinale contro il Covid ed è qui che è intervenuto in modo decisamente tranchant Bruno Vespa. “Noi stiamo vaccinando per tenere le persone fuori dall’ospedale, dalla rianimazione e soprattutto dal cimitero”, ha detto il professore. E Vespa è andato all’attacco: “Galli è il Davigo dei virologi. Davigo dice che non esistono degli innocenti ma soltanto dei colpevoli non identificati, Galli dice che non ci sono persone sane dopo il vaccino ma solo dei possibili contagiosi che la fanno franca“, ha ironizzato il conduttore di Porta a Porta. “Io ho parlato di contagiabili perché una bassa percentuale di persone, nonostante la vaccinazione, si può contagiare. Io non ho previsto catastrofi dopo il 26 aprile; c’erano margini di rischio, anche pensando al gap di vaccinazioni con la Gran Bretagna”, è stata la replica piccata del professor Galli.