La nuova creatura del sindaco di Venezia e del governatore ligure esordirà con 24 deputati sette senatori, tra cui anche qualche ex Cinque Stelle. Nessun commento da parte di Forza Italia
Forza Italia continua a perdere pezzi. A beneficiarne sarà una nuova sigla: Coraggio Italia, formazione politica nata questo pomeriggio, in una sala dell’Hotel Eden, a due passi da Via Veneto, con tanto di firme su un atto davanti al notaio. Stipulato il ‘patto costitutivo0, tra due mesi vedrà la luce il partito, frutto della convergenza tra il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il governatore ligure e leader di Cambiamo, Giovanni Toti. Coraggio Italia esordirà con almeno 24 deputati e sette senatori, tra cui anche qualche ex Cinque Stelle.
Dopo i rumors degli ultimi giorni, a sancire la fusione con un tweet molto esplicito sono proprio Toti e Brugnaro. L’obbiettivo, neanche troppo nascosto, è costruire un nuova Forza Italia. Del resto il “contributo” del partito di Silvio Berlusconi non è trascurabile: sono 12 i deputati eletti con Forza Italia che passano alla nuova formazione, il cui gruppo alla Camera dovrebbe essere guidato da Marco Marin. Si tratta di Micaela Biancofiore, Felice D’Ettore, Stefano Mugnai, Elisabetta Ripani, Simona Vietina, Matteo Dall’Osso, Guido Pettarin, Fucsia Fitzgerald Nissoli, Cosimo Sibilia, Maria Teresa Baldini e Raffaele Baratto.
Al Senato, almeno per il momento, niente gruppo, visto che Coraggio Italia raccoglie sette senatori: i sei di Cambiamo, ai quali si è aggiunto l’azzurro Sandro Biasotti, al debutto in politica nel 2000 come candidato indipendente dell’allora Polo delle Libertà, ex governatore della Liguria e finora senatore di Forza Italia. Dopo la forte l’irritazione trapelata da Arcore, questa sorta di Opa ostile viene ostentatamente ignorata dal partito azzurro. Nessun commento ufficiale. A ‘Coraggio Italia si aggiunge anche qualche parlamentare eletto nel Movimento Cinque Stelle ma nell’arco degli anni passato già al gruppo Misto. Tra loro i deputati Fabiola Bologna, Claudio Pedrazzini, Gianluca Rospi e Carlo Ugo De Girolamo.