“La materia dei vitalizi è stata sempre disciplinata da regolamenti parlamentari che hanno del tutto discrezionalmente creato il ‘vitalizio'”. Nessuno può mettere in discussione che sia una prerogativa dei Consigli di Presidenza delle Camere quella di modificare quella materia che essi stessi hanno con opera creativa costituito”, così in Aula al Senato dichiara il senatore Pietro Grasso (Leu), durante la discussione sulle mozioni sui vitalizi.
“Anziché limitarsi a decidere sul caso sottoposto al suo giudizio, l’organo giurisdizionale del Senato ha annullato la delibera erga omnes – ha aggiunto Grasso . cosa che può fare soltanto una contraria delibera di revoca da parte dello stesso organo che l’ha emessa”. E ha continuato: “L’autodichia non può spingersi sino a consentire ad un organo giurisdizionale come la Commissione Contenziosa o il Consiglio di Garanzia di annullare una delibera del Consiglio di Presidenza. È come se un giudice decidesse di abrogare una legge”.
Secondo Grasso, poi, sono da considerare le conseguenze. “Abolendo del tutto la delibera del 2015 si spalancano nuovamente le porte del vitalizio non solo ai senatori condannati per corruzione ma anche per mafia o terrorismo. Spero proprio che non sia un effetto voluto, ma solo una distrazione. Per tutte queste motivazioni giudico la decisione del Consiglio di Garanzia profondamente errata dal un punto di vista procedurale, sostanziale e politico, e ritengo che l’assemblea con la presente mozione può come organo politicamente sovrano indurre l’ufficio di Presidenza ad intervenire adeguatamente per riaffermare le proprie prerogative decisionali in via definitiva”.