"Quello che è accaduto è un colossale fraintendimento! Sono amico di Pecchini (il dg che si è dimesso in seguito al caso) da 40 anni, è una persona perbene e ha dei sani valori cristiani, è educato ed è un vero galantuomo. Non si permetterebbe mai di insultare una donna. Non si può fare scoppiare un caso del genere", le parole del giornalista all'Adnkronos
Si è dimesso ieri Gianluca Pecchini, il dg della Nazionale cantanti che è accusato di aver allontanato Aurora Leone dei The Jackal perché donna. A prendere le difese del patron della squadra di artisti è Paolo Brosio: “Lo conosco da una vita, è una brava persona ed è sicuramente stato frainteso. Sono contro il Ddl Zan proprio perché basterebbe un niente per scatenare vicende giudiziarie… Trovo assurdo quello che è successo a Pecchini. Quello che è accaduto è un colossale fraintendimento! Sono amico di Pecchini da 40 anni, è una persona perbene e ha dei sani valori cristiani, è educato ed è un vero galantuomo. Non si permetterebbe mai di insultare una donna. Non si può fare scoppiare un caso del genere mettendo un uomo alla gogna per nulla”. Così il giornalista all’Adnkronos. “Io ho parlato con lui e si tratta di un equivoco totale. Non poteva stare lì non in quanto donna ma perché lei non era stata convocata nella Nazionale Cantanti e lei si era seduta nel tavolo della Nazionale Cantanti. Tanto è vero che lui gli ha detto: ‘Spostatevi al tavolo al fianco’ e infatti così hanno fatto – ha aggiunto ancora l’ex volto del Tg4 oggi presenza fissa in molti talk tv – Non è giusto mettere una croce su una persona che non ha mai offeso nessuno. Ormai basta che uno si alzi la mattina e denunci qualcosa, che tu passi per infame e vieni denunciato. Mi meraviglio che altri cantanti non l’abbiano difeso, si vede che non hanno capito la dinamica dei fatti. Per un clamoroso fraintendimento si è creato un caso che andrebbe smontato immediatamente. Pecchini porta avanti la Nazionale Cantanti da 40 anni, aiutando tutte le categorie umane, sociali e religiose e promuovendo inclusione e solidarietà. Per questo sono contro il Ddl Zan, così generico da rischiare una denuncia per qualsiasi cosa si dica. Allora a questo punto va messo il bavaglio su tutto”.