A chiamarla Luna dei fiori sono stati gli Algonchini, fra le tribù di nativi americani oggi più numerose; quanto a Superluna, il termine non è scientifico, ma è ormai utilizzato comunemente per indicare la Luna piena più vicina alla Terra, che appare nel cielo un po' più grande
Conto alla rovescia per la Superluna più spettacolare dell’anno e, poiché è prevista per la sera del 26 maggio, è già nota come la Superluna dei fiori. Lo spettacolo sarà doppio in Australia e Nuova Zelanda, da dove sarà visibile anche l’eclissi totale di Luna, altrettanto spettacolare. A chiamarla Luna dei fiori sono stati gli Algonchini, fra le tribù di nativi americani oggi più numerose; quanto a Superluna, il termine non è scientifico, ma è ormai utilizzato comunemente per indicare la Luna piena più vicina alla Terra, che appare nel cielo un po’ più grande: “La notte del 26 maggio, poco dopo essere passata alla minima distanza dalla Terra, la Luna raggiungerà anche la fase piena. Una ‘coincidenza’ – ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project – che viene popolarmente definita come Superluna perché in queste condizioni il nostro satellite ci appare un po’ più luminoso e un po’ più grande del solito. Una definizione che non ha alcuna valenza scientifica ma ha un indubbio fascino”.
“Sebbene sia così vicina alla Terra – ha spiegato Maria Cristina De Sanctis dell’Inaf di Roma – la Luna tuttora è molto poco conosciuta: abbiamo campioni di roccia lunare e meteoriti, ma la conoscenza del nostro satellite è limitata. Ad esempio, ancora non abbiamo capito come effettivamente si sia formata“. La notte della Superluna dei Fiori sarà anche l’occasione per partecipare al concorso SuperLuna!, organizzato da Europlanet in collaborazione con l’Inaf al quale si può partecipare inviando foto e disegni dedicati al nostro satellite.
A impreziosire ulteriormente il programma della giornata c’è infine l’eclissi totale di Luna, dovuta al transito del nostro satellite all’interno del cono d’ombra proiettato dalla Terra. L’evento non sarà visibile nei cieli europei, ma sarà comunque possibile osservarlo nella diretta organizzata dal Virtual Telescope con una trasmissione a partire dalle 12.00 italiane per seguire tutte le fasi di questa speciale Superluna che “si tingerà di rosso a ridosso la breve fase centrale dell’evento“, ha detto Masi. “Un’affascinante colorazione – ha proseguito – dovuta al fatto che, mentre la Luna è immersa nell’ombra della Terra, la luce solare filtra attraverso la nostra atmosfera e la sua componente rossa viene diretta efficacemente verso il nostro satellite”.