“Intervengo per evidenziare come le mozioni presentate contro il ripristino dei vitalizi per i parlamentari condannati, non colgano la sostanza del problema. E cioè che con la decisione presa è come se al Senato si fosse consumato una specie di golpe. Anzi un autogolpe. Con un conflitto di poteri tra organi interni che non ha precedenti nella storia della Repubblica”, così il senatore Primo Di Nicola, intervenendo a Palazzo Madama durante la discussione in Aula sui vitalizi, astenendosi poi durante la votazione delle mozioni.
“In materia di autodichia, la Commissione Contenziosa vale come è noto come un tribunale. Ebbene – osserva il parlamentare del Movimento 5 stelle – la sentenza con la quale ha deciso di restituire il vitalizio al senatore Formigoni non si è limitata a giudicare su un caso specifico, ma ha addirittura proceduto ad annullare una delibera del Consiglio di presidenza. È come se un tribunale avesse cancellato una legge ordinaria. Un pasticcio da Repubblica delle banane”.
“Per questo, credo ci siano i margini doverosi affinché il Senato sollevi di fronte alla Corte Costituzionale un conflitto di attribuzione”, aggiunge, spiegando le motivazioni. E continua: “Dirò di più, presidente. C’è un’altra vergogna sulla quale questo Parlamento continua a tacere utilizzandone tutti i privilegi, mentre potrebbe cancellarla in 5 minuti con una delibera del Consiglio di presidenza. Ed è quella delle doppie pensioni, accanto ai vitalizi, che i parlamentari continuano a lucrare a danno di tutti i cittadini grazie allo scandalo dei contributi figurativi”.
Di Nicola poi conclude: “Ecco, rispetto a questo non possiamo restare in silenzio e inerti. Perché mentre in questa aula i senatori si concedono privilegi odiosi, fuori ci sono cittadini disperati che devono pagare anche per le sfacciate doppie e triple pensioni dei parlamentari”.