I commissari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso assicurano che si lavora per accelerare l'accredito del rimanente 50% "non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate". Sindacati: "Intollerabile". R dopo l'intesa con la Ue temono esuberi: "Siamo alle solite, un balletto di cifre che preoccupa i lavoratori"
Come già accaduto a marzo, Alitalia pagherà domani solo metà degli stipendi ai dipendenti. Lo hanno comunicato i tre commissari straordinari della compagnia in una comunicazione ai dipendenti. “A seguito dell’approvazione di ieri del finanziamento per Alitalia”, cioè i 100 milioni previsti dal decreto Sostegni bis, “ed in attesa dei tempi necessari alla effettiva erogazione dello stesso – si legge nella comunicazione – provvediamo in ogni caso al pagamento, con valuta domani 28 maggio, del 50% degli stipendi”. Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso assicurano poi che si lavora per accelerare il pagamento del rimanente 50%, “che sarà accreditato non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate per la compagnia”. Non solo i 100 milioni stanziati del Sostegni bis ma anche i 50 annunciati il mese scorso dal ministro Giancarlo Giorgetti.
“La certezza delle retribuzioni deve essere elemento imprescindibile ed indicativo del rispetto dei lavoratori e non possono quindi essere tollerati ulteriori ritardi”, hanno ribadito i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti. Nel frattempo, la Ue ha ufficializzato che l’accordo con Roma sulla “discontinuità” della nuova Ita prevede il dimezzamento della flotta e quindi una riduzione del personale. Per i segretari generali delle sigle di settore “siamo alle solite: un balletto di cifre che preoccupa i lavoratori e intanto la vicenda Alitalia non vede ancora una conclusione positiva. Non è possibile che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi. E in tutto questo il tempo passa; la stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione insomma continua a peggiorare e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia coi quattro Ministeri competenti per trovare le soluzioni necessarie al rilancio del vettore”.