La proposta arriva dopo gli ultimi sviluppi sul caso. Sarà presentata nella sala Berlinguer a Palazzo dei Gruppi a Roma. Solo negli scorsi giorni, il Partito Democratico aveva promosso una raccolta firme su iniziativa della stessa Morani, per la quale "La storia di Denise è ormai quasi simbolica, e non può più essere lasciata in balia di sensazionalismi"
Giovedì mattina alla Camera il Partito Democratico presenterà una proposta proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Stando a quanto spiega la deputata dem Alessia Morani, l’obiettivo è quello di “ricostruire in maniera puntuale le cause e i motivi alla base della sparizione” della bambina ed “esaminare la compiutezza e l’efficacia dell’attività investigativa“.
La proposta sarà presentata nella sala Berlinguer a Palazzo dei Gruppi a Roma. Negli scorsi giorni, il Partito Democratico aveva promosso una raccolta firme su iniziativa della stessa Morani, per la quale “la storia di Denise è ormai quasi simbolica, e non può più essere lasciata in balia di sensazionalismi, false piste, connivenze e opacità”. Dal suo punto di vista, la commissione dovrebbe verificare il materiale raccolto dalle testate giornalistiche e dalle inchieste sulla sparizione ed esaminare l’efficacia dell’attività investigativa, anche valutando eventuali inadempienze nella direzione e nello svolgimento delle indagini.
Ripartono le indagini – Indagini che questa settimana sono ripartite esattamente da dove erano cominciate ormai 17 anni fa. La principale indiziata è Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico di Denise, attuale marito di Piera Maggio, la mamma della bambina scomparsa. La posizione della Corona, inizialmente archiviata, è stata ora riaperta, e la donna è tornata a essere indagata assieme a Giuseppe Della Chiave, anche lui già precedentemente coinvolto nelle indagini. La notizia della loro iscrizione nel registro degli indagati è stata data nel corso della trasmissione televisiva Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, anche se al momento non ci sono notizie ufficiali da parte della Procura di Marsala, che nei giorni scorsi aveva riaperto l’inchiesta e che sta analizzando alcune intercettazioni.
All’epoca dei fatti, le indagini erano sono subito concentrate su Anna Corona dopo che la mamma di Denise aveva rivelato agli inquirenti che la bimba era figlia naturale di Piero Pulizzi e non del marito Toni Pipitone. Proprio per questo motivo sia l’ex moglie di Pulizzi sia la figlia Jessica avrebbero nutrito un forte risentimento nei confronti della donna, ritenuta responsabile della fine del matrimonio.
Davanti ai giornalisti che in questi giorni sono tornati nuovamente a intervistarla, la Corona si è difesa sostenendo di essere vittima di un “processo mediatico“. E il suo legale, l’avvocato Gioacchino Sbacchi, giù difensore di Giulio Andreotti, dice di avere appreso la notizia della presunta iscrizione nel registro degli indagati dai media: “A noi non risulta – risponde -. Chiederemo ufficialmente alla Procura se effettivamente sono state riaperte le indagini”.
Il testimone – Giuseppe Della Chiave, a sua volta, è il nipote di Battista Della Chiave, il testimone sordomuto, oggi deceduto, che aveva rivelato di aver visto la piccola Denise in un capannone di Mazara del Vallo in braccio al nipote. Secondo il racconto dell’anziano, la bimba dopo essere stata rapita sarebbe stata portata verso un molo, avvolta in una coperta, prima di essere caricata su una barca. La testimonianza di Della Chiave era stata aspramente contestata dai suoi familiari che avevano sostenuto come l’uomo non conoscesse il linguaggio dei segni. Davanti ai magistrati il testimone si era poi avvalso della facoltà di non rispondere.
Nei giorni scorsi l’avvocato Frazzitta ha ricevuto poi una lettera anonima, consegnata alla Procura, nella quale un testimone oculare dice di avere visto Denise in auto con altre persone, poco dopo il rapimento: “Piangeva, gridava ‘aiuto mamma, Sono sicurissimo al cento per cento di quello che ho visto” ha scritto l’anonimo aggiungendo di “non avere parlato prima per paura“. Frazzitta non vuole sentire parlare di una svolta: “L’unica svolta che ci attendiamo – spiega – è il ritrovamento di Denise”.
Una nuova segnalazione – Intanto, proprio nelle ultime ore, una nuova segnalazione in merito alla scomparsa della bambina è giunta alla famiglia. Si tratta di alcune foto provenienti dall’Ecuador, che ritraggono una ragazza che avrebbe una forte somiglianza con la piccola. Gli scatti sono stati inviati alla mamma della bambina, Piera Maggio, e all’avvocato Frazzitta i quali al momento non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Le segnalazioni riguardano una ragazza di 20 anni che si chiama proprio Denise. Al momento non è chiaro se siano stati avviati accertamenti sull’identità della ragazza oppure no. Ieri, a margine della fiaccolata organizzata per celebrare la giornata internazionale dei bambini scomparsi, la Maggio ha ribadito ancora una volta quanto l’obiettivo principale al momento sia proprio quello di trovare la ragazzina: “Oggi c’è un movimento molto più grande, anche sui social, ed è qualcosa che ci rincuora tantissimo”.