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È morta Carla Fracci, addio all’etoile della Scala simbolo della danza italiana nel mondo: aveva 84 anni. Mattarella: “Una delle più grandi dei nostri tempi”

Nella sua lunga carriera, Carla Fracci ha danzato sui palcoscenici più importanti del mondo e ha interpretato personaggi femminili emblematici come Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Mede, diventando iconica con il suo portamento altero e l'eleganza innata dei suoi movimenti

di F. Q.

È morta Carla Fracci. Le condizioni di salute dell’etoile della scala di Milano, 84 anni, ballerina tra le più famose si erano aggravate negli ultimi giorni: lottava contro il cancro, una battaglia che ha combattuto fino all’ultimo. Si è spenta nella sua casa milanese, nel riserbo e nell’eleganza che l’hanno sempre contraddistinta. Da quanto si apprende, la signora della danza italiana era malata da tempo ma lei stessa, e il suo staff, hanno voluto mantenere uno stretto silenzio sulle sue reali condizioni di salute.”Il Teatro alla Scala, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”, ha fatto sapere in una nota la Scala dando la notizia della sua scomparsa.”Carla Fracci è una figura cardine della storia della danza e di quella del Teatro alla Scala – si legge ancora – ma anche un personaggio di riferimento per la città di Milano e per tutta la cultura italiana. La storia fiabesca della figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo ha ispirato generazioni di giovani, non solo nel mondo della danza”.

Le parole del presidente Mattarella – “Le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale. Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese. Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto celebrare l’etoile, dicendosi “profondamente commosso dalla sua morte”.

Il cordoglio del mondo politico –“La più grande. Divina ed eterna. Piena di amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l’entusiasmo di una ventenne. L’Italia della cultura ti sarà grata per sempre, immensa Carla Fracci”, sono state le parole con cui il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha voluto darle l’ultimo saluto su Twitter. “Ci lascia una grande stella, una grande donna. Orgoglio italiano conosciuto in tutto il mondo, che ha reso l’arte della danza la sua ragione di vita incantando i palcoscenici internazionali. Un talento immenso, come immensa era la sua umiltà. Addio Carla”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. E ancora, il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni: “Ricordo Carla Fracci, grande artista, donna libera e cittadina esemplare. Un simbolo per tutti gli italiani”. “L’Italia perde oggi uno dei suoi simboli più straordinari, affascinanti ed eleganti. Piangiamo la scomparsa di Carla Fracci, icona dell’Italia più bella”, è il messaggio del segretario Pd, Enrico Letta. “È mancata stamane nella sua Milano, al cui prestigio internazionale tanto ha dato. Un commosso addio a Carla Fracci, simbolo assoluto della danza, dell’arte e della cultura, che in tanti anni di carriera formidabile ha illustrato il nome dell’Italia nel mondo”, è stato il commento del leader della Lega, Matteo Salvini, su Twitter.

“Una ballerina assoluta come la descrisse il New York Times, una artista totale ed una donna di rara sensibilità. Ha portato il suo volo in tutti i più grandi teatri del mondo. Addio Carla Fracci”, ha scritto invece il senatore Pd Andrea Marcucci. E ancora, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “L’Italia piange una grande artista. Ha danzato sui più grandi palchi del mondo rendendoci fieri di essere italiani. Addio Carla Fracci”; il vicepresidente della camera, Ettore Rosato, di Italia Viva: “Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta. Lo era davvero e lo sarà per sempre. Addio a Carla Fracci”. “Una preghiera per Carla Fracci, la più celebre étoile italiana che oggi ci ha lasciati. Continua a danzare in cielo e grazie per il contributo artistico e culturale che hai dato all’Italia, rafforzandone il prestigio nei teatri di tutto il mondo. Riposa in pace”, scrive ancora su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. “Carla Fracci è più leggera dell’aria, più lieve di un sospiro”. “Addio alla meravigliosa ballerina che ha cambiato la percezione della danza in Italia e nel mondo. Un’artista straordinaria. Immensa. #CarlaFracci”, è il messaggio della presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. “È stato un grande privilegio conoscere #CarlaFracci, ascoltarla dal vivo e non solo ammirarla in scena. Un abbraccio a Beppe e a tutte le persone che hanno amato questa donna straordinaria”, ha scritto ancora su twitter Matteo Renzi.

L’addio della “sua” Scala – “Commozione” per la scomparsa di Carla Fracci viene espressa da tutto il Teatro alla Scala di Milano: il sovrintendente Dominque Meyer ha ricordato come “con Maria Taglioni, Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala. Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima ‘Gisellei, che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa”. Il direttore del Corpo di Ballo, Manuel Legris ha detto invece che “ci lascia stupiti, in punta di piedi come ‘Giselle’, spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”.

Classe 1936, figlia di un tramviere dell’Atm, Carla Fracci ha studiato alla scuola di ballo della Scala, di cui nel 1958 è diventata prima ballerina e poi etoile. Talento riconosciuto a livello internazionale, Fracci è sempre rimasta legata alla Scala: a gennaio scorso aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle (ruolo che l’ha consacrata in tutto il mondo) andato in streaming sul sito della Scala e su Raiplay. Nella sua lunga carriera, ha danzato sui palcoscenici più importanti del mondo e ha interpretato personaggi femminili emblematici come Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Mede, diventando iconica con il suo portamento altero e l’eleganza innata dei suoi movimenti, non per nulla è stata ribattezzata “la regina della danza italiana”. Il 19 settembre scorso aveva ricevuto il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.

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