Immaginate il suono delle onde che accompagna la dolcezza pungente di una granita al limone, fresca sotto il sole di un’estate mediterranea. All’orizzonte tanto blu che si confonde con il cielo, solo alcune sagome si distinguono all’orizzonte: sono le isole Eolie, simili ad un’Atlantide emersa che sfuma come un miraggio al largo del Golfo di Patti. È il preludio di un viaggio a colori all’insegna di mare, sole e cultura siciliana.
Il litorale tirrenico di quest’angolo nord orientale dell’isola appare come un acquerello, trasparenze d’azzurro che lasciano intravedere una vacanza da sogno. In questo abbraccio terracqueo dove l’insenatura naturale si delinea da Capo Milazzo, a est, e Capo Calavà, ad ovest, spuntano l’antica città di Tindari e il vivace centro di Patti, indissolubilmente legati dalle fila della storia. “Tindaris”, appollaiata sopra un balcone naturale sul mare, deve il suo nome a Tindaro, re di Sparta. Dedicata ai Dioscuri Castore e Polluce, questo sito dal passato glorioso è uno dei più importanti dell’isola. Un territorio del mito dove il passato riemerge dalla natura generosa, dove l’asprezza dei monti Nebrodi che coronano la baia accoglie la dolcezza delle acque in un abbraccio primordiale tra terra e mare.
In questo angolo dell’isola si svela un altro mito della Sicilia, quello della sua cucina che ogni giorno inscena le sue tentazioni sulle tavole imbandite, autentici palcoscenici del gusto. Questa zona del messinese offre il bottino generoso delle montagne, e quello dell’imprevedibile blu, piatti conditi con il sale dell’ospitalità e la gioia della condivisione. Nella baia di Patti le tradizioni sono a tutto tondo, una narrativa di vita quotidiana che abbraccia gli usi e costumi, artigianato compreso: perdersi tra le botteghe d’arte è una scoperta di vivida fantasia, come quelle delle ceramiche, opere modellate per l’utile e il dilettevole. La vita qui è un idillio e suona come i versi di una poesia, gli stessi che Salvatore Quasimodo mise nero su bianco, parole per allietare le sue radici strappate da questa terra. Storia, cultura, buona tavola e tanto divertimento unito al relax, una dimensione del sogno da vivere al Bravo Baia Tindari.
Una vacanza di mare e cultura, il trend di chi è Bravo
Una vacanza in un villaggio Bravo è un’occasione per scoprire un luogo vivendo a pieno le sue atmosfere con tante attività diverse, sempre con il brio della condivisione. Soggiornando al Bravo Baia di Tindari è facile perdere la bussola tra bagni di sole e di mare, nuovi amici e sfide a colpi di bagher affondando i piedi nella sabbia. Per riconnettervi con il tutto basta abbandonarvi al relax pensato per il vostro benessere e contemplare l’orizzonte: per orientarsi basta cercare la sagoma delle Eolie in lontananza, stelle polari di un universo azzurro, quello del mar Tirreno. Il Golfo di Patti, dove affaccia la struttura, si trova a pochi chilometri da Messina, un’insenatura in cui si susseguono incantevoli spiagge, come quelle di Marina di Patti, dalla sabbia candida e dalle acque cristalline. In tutto il tratto di litorale la natura è magnifica, attrattiva dalla notte di tempi, non è un caso se in questo territorio si racconta la storia, per una vacanza completa ed entusiasmante poiché la cultura è un trend che non passa mai di moda. A dispetto degli stereotipi, gli opposti si attraggono, soprattutto se si soggiorna al Bravo Baia di Tindari che propone interessanti tour guidati come l’imperdibile visita al complesso di megaliti dell’Argimusco, la “Stonehenge” italiana e tanti altri.
La scoperta di siti archeologici è un valore aggiunto per una vacanza focalizzata su “un mare da vivere”: il Bravo Baia di Tindari è affacciato direttamente sulle onde e il suo richiamo è inevitabile. Una spiaggia privata di sabbia dorata costellata di ciottoli sulla battigia è un’oasi dove rigenerarsi e vivere le tante attività sportive pensate per il vostro divertimento. Beach-volley, windsurf, stand up paddle, ma anche una bella partita a bocce per una competitività rilassata, una granita rinfrescante all’ombra dell’ombrellone, sabbia, sale e poi via verso il simbolo di Tindari, la sua rocca. A soli 10 chilometri dal villaggio si trova questo luogo suggestivo dove si erge un maestoso santuario, custode della venerata Madonna Nera, simbolo del credo e della tradizione locale, secondo la leggenda abbandonata dai marinai di una nave salpata proprio dal promontorio dove sorge la chiesa. Un tuffo nel misticismo della fede e della contemplazione della natura: da qui la panoramica sul golfo di Patti è straordinaria, soprattutto al tramonto quando il cielo si infuoca, la linea di costa svela una costellazione nerastra di faraglioni rocciosi e all’orizzonte si delineano le sagome delle Eolie, paradisi alla deriva, memorandum di viaggio per l’indomani: raggiungere l’arcipelago dalla baia è un attimo.
Da questa posizione privilegiata si scorge anche la Laguna di Oliveri, che dall’alto appare come una fantasia astratta di Kandinskij: una lingua di sabbia dorata si delinea sinuosa su un foglio di mare blu e alcuni laghetti emergono come specchi di cielo dalla terra dorata. Questa visione suggestiva racchiude una realtà ricca di biodiversità, la “Riserva Naturale Orientata Laghetti di Marinello”, un ambiente popolato da una flora e una fauna insospettabili che prosperano in questo eden salmastro. La particolarità dei laghetti è quella di mutare forma con il movimento della sabbia a seconda delle maree, rimane invece una costante del turismo di prossimità la bellissima e omonima spiaggia di Marinello, molto frequentata dai locali nel periodo estivo.
Un viaggio nel tempo e nel gusto: benvenuti in Sicilia
Una vacanza in questo angolo di paradiso è all’insegna del mare e del relax, attimi di pace nell’attrezzatissima spiaggia del Bravo Baia di Tindari, da alternare ad escursioni entusiasmanti, come quelle all’area archeologica di Tindari, una delle più importanti della Sicilia. Le vestigia dell’antica città si ergono tra le polveri del tempo, un’identità che si svela seguendo tre lunghe strade rettilinee fiancheggiate da quelle che dovevano essere tabernae e botteghe. Quanta vita ricordano queste pietre arse dal sole, quella delle insulae di una città votata ai commerci e alla cultura, già al tempo dei Greci: lo testimonia lo splendido teatro greco-romano costruito con blocchi di pietra arenaria, in buona parte conservato. Questa straordinaria struttura risale alla fine del IV secolo e nonostante gli anni si conferma un’eccellenza dell’ingegneria per la sua acustica perfetta, tanto da ospitare eventi in musica, danza e teatro, uno spettacolo per lo spettacolo.
Tindari è indissolubilmente legata alla vicina cittadina di Patti, uno dei centri turistici più rinomati del messinese. Questa realtà di antica origine rivela la sua storia passeggiando per i vicoletti medievali, un dedalo dove ci si orienta cercando le altezze vertiginose della Cattedrale normanna, dalla caratteristica facciata bicolore che alterna la pietra lavica ai candidi marmi. Tra i palazzi signorili del centro storico che ricamano anche Via Vittorio Emanuele, pullulano negozietti di artigianato locale, tra plotoni di pupi e flotte di carretti siciliani, scacciapensieri e ceramiche di ogni sorta che svelano un mondo caleidoscopico che racconta la tradizione a colori della Sicilia. Fermatevi sotto il pergolato di un ristorantino per assaggiare una pasta incasciata fumante, a base di salame, formaggio, piselli, melanzane fritte e uova sode, e un secondo di “falso magro” alla messinese ovvero carne ripiena di pancetta, uova e formaggio, oppure il pescato del giorno che profuma di aromi e salsedine, un tripudio di sapori di una terra dalle due identità. Fermatevi in una pasticceria del lungomare di Marina di Patti, e sbirciate attentamente tra i cannoli e le cassate, potrebbero spuntare i cardinali, i pasticciotti della Badessa e le ficiulette, i dolci tradizioni tra le rinomate bontà. Aspettate l’ora dell’aperitivo in un localino sulla spiaggia, con la promessa di tornare l’indomani: a Marina di Patti si trova la Villa romana, un’antica struttura impreziosita da decorazioni musive con motivi geometrici e raffigurazioni faunistiche, comprensiva di un complesso termale che lascia correre l’immaginazione ai tempi antichi, precursori del benessere, dell’attività sportiva e del relax. Nei secoli abbiamo mantenuto la tradizione degli avi e ne abbiamo fatto tesoro perché il piacere parte dal corpo e dallo spirito. Certi luoghi hanno la capacità di assecondare i nostri desideri, Bravo Club lo sa bene, ed è per questo che al Bravo Baia di Tindari si riscopre tutta la gioia di una vacanza all’insegna del relax e della spensieratezza, circondati da tutti i comfort tra un bagno di sole, mare e cultura e l’altro. Il tutto ad un passo dall’area bar, il “foro” dei nostri tempi, perché una vacanza Bravo è amicizia e condivisione.