Siamo in Australia dove "l'invasione dei ratti" è una piaga. Quella contratta da Trevor Hardie è una malattia infettiva acuta sistemica di tipo vasculitico. I sintomi possono variare da lievi come mal di testa, dolori muscolari e febbre a gravi con emorragia dai polmoni o meningite. L'uomo è stato colpito a fine aprile. I sintomi lo hanno portato a pensare al covid poi, visto l'aggraversi delle sue condizioni, è stato portato all'ospedale di Wollongong
Le migliaia di agricoltori colpiti dalla piaga dell’invasione dei topi che sta devastando vaste aree dell’Australia orientale hanno ottenuto il permesso di usare esche doppiamente tossiche del normale e chiedono ora ai governi del New South Wales e del Queensland assistenza per affrontare gli altissimi costi. Le comunità rurali sopportano da mesi un flagello senza precedenti, che distrugge i raccolti e infligge danni enormi a orzo e grano nei magazzini, causato da innumerevoli roditori, capaci di procreare a sei settimane di età e di partorire ogni 21 giorni. Secondo il Sun ormai i topi occupano un’area di 100 km, da Brisbane a Melbourne. E dalle campagne i roditori hanno iniziato, sempre stando a quanto riportato dal tabloid britannico, a spostarsi nei centri urbani dove il pericolo di essere morso, per l’uomo, è alto. La leptospirosi, che può essere portata dai topi, è una malattia infettiva acuta sistemica di tipo vasculitico. I sintomi possono variare da lievi come mal di testa, dolori muscolari e febbre a gravi con emorragia dai polmoni o meningite. E la storia del 70enne australiano Trevor Hardie racconta proprio di questa infezione: l’uomo è stato colpito a fine aprile. I sintomi lo hanno portato a pensare al covid poi, visto l’aggravarsi delle sue condizioni, è stato portato all’ospedale di Wollongong, Nuovo Galles del Sud. Diagnosi: leptospirosi. “Non riuscivo a camminare, ho sudato tutta la notte, i miei reni e il mio fegato erano intasati. Non sono mai stato così male in tutta la mia vita, non lo augurerei a nessuno”, ha detto Hardie che vive ancora con strascichi della malattia e avverte: “Bisogna fare attenzione, fanno pipì ovunque e tu, in qualche modo, la tocchi. Mi ha buttato giù per settimane”.