Dopo le prime edizioni che hanno raccolto enorme successo, torna il principale campionato esports su console, in particolare su PS4, organizzato da ESL Italia in collaborazione con Flowe, azienda del gruppo Mediolanum, title sponsor dell’evento. Oltre a rappresentare ormai uno dei più importanti punti di riferimento per tutti i giocatori console che aspirano a intraprendere una carriera da professionisti nel mondo del gaming, la nuova Spring Season passerà alla storia come il primo torneo ufficiale a livello mondiale eco-green. Nonostante si possa credere che gli esports, essendo videogiochi, si disputino esclusivamente in digitale e online, in verità anche il gaming competitivo, come ogni altra attività umana, ha un impatto enorme sul livello di emissioni di CO2 generate nell’arco della giornata. Per compensare i chilogrammi di anidride carbonica equivalenti prodotti durante il torneo saranno piantati un pari quantitativo di alberi che aiuteranno a compensare le emissioni e aiuteranno, inoltre, le famiglie contadine dell’America Latina, favorendone il sostentamento.
L’obiettivo di tale progetto, primo e finora unico al mondo, è creare il primo campionato ufficiale esports totalmente green, oltre al sensibilizzare l’intero eco-sistema esports: dai tournament organizer ai giocatori, dalle squadre agli spettatori. Il primo titolo selezionato per competere e conquistare il titolo di campione nazionale è Gran Turismo Sport. La stagione si è aperta l’1 maggio con la fase di qualifier e con 4 qualifiche all’interno della Dashboard PlayStation. Si arriverà infine ad una fase a gironi che vedrà i Top Player contendersi l’ingresso alle finali per conquistare il titolo di campione italiano.
Il progetto vede il prezioso contributo di LCA-lab, società di ricerca e consulenza ambientale, e di ZeroCO2, società benefit che realizza progetti di riforestazione, afforestazione, messa a dimora di alberi in aree urbane ed extra urbane in diversi luoghi del mondo, con l’obiettivo di salvaguardare gli ecosistemi, lasciando un impatto positivo nelle comunità che lì vivono. LCA-lab srl realizzerà uno studio di Carbon Footprint volto a simulare uno scenario rappresentativo della stima delle emissioni di CO2 equivalente generate durante l’intero progetto ESL Flowe Championship 2021 e Zero CO2 compenserà poi la quantità di emissioni calcolate tramite la piantagione di alberi.
Si tratta di un progetto a più mani che ha trovato anche l’interesse di Game to Human, la piattaforma con cui IIDEA, l’associazione italiana di categoria dell’industria videoludica, promuove una maggiore conoscenza dei videogiochi e del loro impatto positivo sulla società. Per tale importanza il progetto ha persino ricevuto il patrocinio da parte del Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone, impegnata in prima persona sui temi più discussi proprio dai giovani. E in cui rientrano, senza sorprese, sia la sostenibilità ambientale che i videogiochi.
Per approfondire la questione abbiamo intervistato le figure di riferimento dei protagonisti di tale progetto. Nicoletta Schenk, Brand Communications Director di ProGaming Italia, azienda licenziataria del marchio ESL nel nostro paese, e Ivan Mazzoleni, CEO di Flowe.
L’esports è un settore ad alta digitalizzazione, presente quasi totalmente in rete: pertanto il problema green non dovrebbe esistere. Eppure anche gli esports “inquinano”, o sbaglio?
Nicoletta Schenk: “Ogni nostra azione genera un dispendio energetico, dunque delle emissioni. Viene difficile pensarlo ma, per quanto invisibile ai nostri occhi, infatti, il mondo del digitale nel suo complesso – e quindi anche del gaming nel caso specifico – ha un certo impatto in termini di emissione di CO2. Non parliamo solo di consumo energetico effettivo dei device, ma anche di tutte quelle azioni che avvengono online sui server e data center e, anche se l’ultimo anno lo ha reso impossibile, non dimentichiamo di certo gli eventi fisici, la logistica e tutto ciò che ne consegue.”
Avete da poco terminato i lavori di ristrutturazione della nuova sede di ProGaming Italia a Bolzano: quali misure avete adottato per tutelare l’ambiente?
Nicoletta Schenk: “Per la nostra nuova sede sono stati effettuati una serie di interventi e operazioni finalizzate al risparmio ed alla riqualificazione energetica: abbiamo utilizzato tutti materiali riciclabili, certificati e a basso impatto emissivo. Una grande attenzione è stata posta all’ottimizzazione dell’isolamento termo-acustico con l’uso di lana di roccia biosolubile certificata. La stessa attenzione è stata posta nelle finiture, negli imballaggi, nei trasporti, seguendo i concetti di eco-progettazione che coinvolgono tutto l’operato aziendale. Inoltre, la quasi totalità delle aziende coinvolte sono locali, non solo per diminuire le vie di trasporto ma anche per il rispetto del tessuto sociale locale. Abbiamo cercato di ottimizzare lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, aggiungendo nuove finestre e lucernari, ampliando le finestre esistenti e portando luce naturale in tutta la superficie operativa; è stata prestata attenzione a fissarci su standard energetici minimi per la sostenibilità dei dispositivi elettronici come server a basso consumo e l’utilizzo della pompa di calore da fonti rinnovabili. Proseguiremo questo mood anche nell’assumere sempre più, nel nostro quotidiano e anche sul posto di lavoro, atteggiamenti ed abitudini virtuose che favoriscano la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività, l’eliminazione della plastica, la riduzione dei consumi e l’uso consapevole delle risorse naturali.”
È la prima iniziativa di livello mondiale mirata a creare un evento a impatto zero: pensate che in molti, magari la stessa ESL a livello internazionale, potrà seguire le vostre orme?
Nicoletta Schenk: “In linea generale c’è una sempre maggiore consapevolezza di quanto le nostre attività contribuiscono alla crisi climatica, e lo dimostra quanto siano stati modificati i nostri comportamenti. Siamo certi che a questa seguiranno numerose iniziative a sostegno della causa ambientale e che i grandi player internazionali, tra cui ESL, non resteranno a guardare ma si impegneranno in prima persona per cercare di dare il loro contributo nella salvaguardia dell’ambiente. In maniera più ampia, nel mondo videoludico molte grandi organizzazioni hanno già iniziato a gestire seriamente la questione dell’impatto energetico, sia dal lato delle operazioni digitali, sia dal lato produttivo, rendendo, ad esempio, i propri hardware sempre meno energivori. La “voce” del mondo gaming ed esport raggiunge ormai in maniera trasversale milioni di persone di molte fasce di età differenti e, trasmettere questo messaggio attraverso i mezzi a nostra disposizione, ci è sembrata una piccola scelta per una grande azione globale di sensibilizzazione e consapevolezza.”
Nonostante sia arrivata da poco nel settore esports, Flowe si sta già affermando come uno dei partner più entusiasta con diverse iniziative. Non solamente in ambito competitivo ma anche con l’obiettivo di promuovere il gaming competitivo a un pubblico più ampio.
Ivan Mazzoleni: “È un piacere per Flowe prendere parte a varie iniziative ESL, perché crediamo fermamente che il gioco sia uno degli strumenti più efficaci per educare e migliorarsi. Ovviamente, come tutto, anche questo portato all’eccesso può diventare un problema. Al tempo stesso, molto del nostro apprendimento da ragazzi avviene attraverso il gioco. È provato dalla scienza che se ci divertiamo impariamo di più. Soprattutto oggi, in scenari pandemici pieni di limitazioni, il gioco può diventare un ambiente importane per lo sviluppo e l’educazione dei nostri ragazzi. Inoltre, riteniamo che il gioco aiuti a sviluppare delle abilità cognitive utili e fondamentali per il futuro dei ragazzi, anche da un punto di vista professionale. Flowe ha l’obiettivo di promuovere una modalità di gioco sostenibile: senza eccessi per la persona e sostenibile per il pianeta, ecco perché realizziamo il primo campionato carbon neutral”.
E tramite gli esports si possono veicolare anche importanti messaggi sociali come, appunto, la tutela dell’ambiente: quanto è importante per voi?
Ivan Mazzoleni: “Il gioco è un ambiente che genera un stato d’animo positivo, c’è divertimento ed è provato scientificamente che questo amplifica le possibilità e opportunità di apprendimento. Ecco perché per noi è importante associare la sostenibilità in un contesto di gaming, perché avvicina i ragazzi al tema. È un modo cool di comunicare la sostenibilità, vogliamo che essere sostenibili sia di tendenza”.
Immagino sia solo un primo passo questo: intendete proseguire anche con altre iniziative green?
Ivan Mazzoleni: “Certo, per la settimana del pianeta a Settembre scorso abbiamo fatto tante iniziative per ripulire le località italiane dalla plastica, ad ottobre abbiamo organizzato un evento musicale e di edutainment completamente carbon neutral, compensando di più di quello che abbiamo emesso in termini di Co2. Ad aprile abbiamo organizzato ‘Revolution’, una rassegna di eventi volti a creare consapevolezza e attivismo sul tema della sostenibilità. Il 23 maggio invece, insieme al nostro partner Plastic Free saremo impegnati in una grande bonifica del Po, in cui saranno puliti gli argini dell’intero fiume grazie a 48 appuntamenti che si svolgeranno in contemporanea in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Ma c’è tanto altro, abbiamo ad esempio in programma per le prossime settimane anche iniziative per la cura e la tutela dei mari o delle api. Inoltre, attraverso la nostra app cerchiamo di collegare in modo concreto la gestione delle finanze personali ad una maggiore consapevolezza e ad uno stile di vita improntato alla sostenibilità. Ad esempio, è possibile sapere quanta Co2 produce ogni tuo acquisto e come questa viene da noi compensata, oltre a delle piccole sfide personali (con premi) che lanciamo per stimolare attivamente ogni cliente a compiere delle piccole azioni quotidiane per andare verso uno stile di vita più sano e sostenibile”.