Il leader dei Negramaro ha parlato del suo romanzo, Il Tempo di un Lento (Einaudi - Stile Libero) con Claudia Rossi e Andrea Conti durante il talk Programma. Un romanzo che può avere ambizioni cinematografiche: "Ho lo stesso rispetto per il cinema che ho per la letteratura. Ho profondo rispetto di altri ambiti quindi ci entro in punta di piedi... Stanno arrivando molte richieste, alcuni produttori lo stanno chiedendo ma..."
Il tempo di un lento” (Einaudi Stile Libero) è il secondo libro di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che arriva a nove anni dal precedente “Lo spacciatore di carne”. Il cantautore propone un romanzo di formazione, una storia tenera e dolorosa, affascinante e commovente. Una storia di desideri, di colpe, di mancanze e di sogni. La storia del legame indissolubile tra padri e figli. E il leader dei Negramaro ha parlato del suo romanzo con Claudia Rossi e Andrea Conti durante il talk Programma. Un romanzo che può avere ambizioni cinematografiche: “Ho lo stesso rispetto per il cinema che ho per la letteratura. Ho profondo rispetto di altri ambiti quindi ci entro in punta di piedi… Stanno arrivando molte richieste, alcuni produttori lo stanno chiedendo. Forse sarò più leggero se dovessi decidere di fare un film. Sai, succede spesso che se sei una persona di successo nel tuo campo, sei un cantante, sei di successo, “ti facciamo fare un film da regista” e accetti. Non si fa così”.
Ne Il tempo di un lento, tutto comincia con un bacio al buio in uno sgabuzzino, deciso dalla sorte nel gioco della bottiglia. Luca ha tredici anni e non ha mai baciato nessuno. Così, quando si trova da solo con Maria Giulia, bella, sfrontata e temuta da tutti, la sua vita cambia per sempre. Presto arriva l’estate e, al mare con i genitori, lui non può più incontrare la ragazza che gli piace. Passa le serate a guardare il Festivalbar finché non ha un’idea. Con la chitarra compone la sua prima canzone d’amore, la registra su un’audiocassetta e la spedisce a lei. Non riceve risposta. Ma il primo giorno di scuola si accorge che sul pavimento, lungo il percorso che conduce alla sua classe, qualcuno ha scritto le parole di quella canzone. Seguendole, arriva fino a Maria Giulia. Da allora, l’amore e la musica travolgono la sua esistenza. Ma un tragico episodio (realmente accaduto) sconvolgerà per sempre le vite di tutte: il 23 dicembre del 1984 alle 19.08 a San Benedetto Val di Sambro esplode una bomba sul treno Rapido 904. Furono 16 morti e 266 feriti le vittime del tremendo attentato.