"Da bambino a volte giocavo a scacchi da solo, passando da una sedia all’altra, da un lato all’altro del tavolino, cercando di estraniarmi da quanto avevo pensato come conduttore dei bianchi per non influenzare l’altro me stesso", ha detto a proposito della sua grande passione per gli scacchi. E' morto all'ospedale di Udine, dove era ricoverato
Lo scrittore Paolo Maurensig è morto oggi all’età di 78 anni all’ospedale di Udine, dove era ricoverato da alcuni giorni. Viveva a Udine, dove era stato anche assessore alla cultura e presidente del Mittelfest. Nato a Gorizia il 26 marzo 1943, scelse poi Milano per cominciare a lavorare nell’editoria. Il grande successo è arrivato con “La variante di Lüneburg“, romanzo dal ritmo serrato che racconta di una partita a scacchi con un colpo di scena da thriller. Anche con “Canone inverso”, dal quale è stato tratto il film di Ricky Tognazzi, Maurensig ha replicato un grande consenso di pubblico. Lo scrittore ha narrato poi storie diverse con “Venere lesa” (Mondadori, 1998) o “Vukovlad, il signore dei lupi” (Mondadori, 2006). È tornato molte volte al grande fascino degli scacchi, anche nell’ultimo romanzo (2015), “La Teoria delle Ombre”: la mattina del 24 marzo 1946 Alexandre Alekhine, detentore del titolo di campione del mondo di scacchi, venne trovato privo di vita nella sua stanza d’albergo, a Estoril, lo snodo narrativo. “Mi ricordo che da bambino a volte giocavo a scacchi da solo, passando da una sedia all’altra, da un lato all’altro del tavolino, cercando di estraniarmi da quanto avevo pensato come conduttore dei bianchi per non influenzare l’altro me stesso che giocava con i neri. Alla fine mi chiedevo: in caso di vittoria, quale dei due “io” avrebbe potuto considerarsi vincente. Tutte le partite finivano alla pari, per mia fortuna“, ha detto a proposito del suo amore per questo gioco.