Il Chelsea è campione d’Europa. Il club londinese ha vinto la sua seconda Champions League battendo 1-0 il Manchester City nella finale di Porto, con 16mila spettatori sugli spalti – un terzo della capienza dello stadio do Dragao – per la prima volta dopo le restrizioni dovute al Covid. Decisivo al 42′ il gol di Havertz su verticalizzazione di Mount, che sfrutta una disattenzione difensiva della squadra di Pep Guardiola. Nel primo tempo i londinesi sono riusciti a limitare il palleggio del City e a sfruttare gli spazi nella trequarti avversaria, per poi chiudere ogni varco nella ripresa, rischiando di subire il pari in poche occasioni.

L’inizio è molto guardingo: entrambe le squadre preferiscono studiarsi senza prendere rischi. Dopo 8 minuti prima chance per il City, con un rilancio in profondità del portiere Ederson che pesca Sterling in area: l’ex Liverpool prova con il tacco a battere Mendy, che devia in angolo. A stretto giro la replica del Chelsea: Havertz controlla palla e la mette in mezzo, Werner manca l’impatto in area. Al 42′ la squadra di Tuchel sblocca il match dopo una bellissima azione iniziata da Mendy, proseguita da Chilwell e rifinita da Mount, che vede l’inserimento di Havertz: il centrocampista si presenta a tu per tu con Ederson, lo dribbla e deposita in rete firmando il primo gol della sua carriera in Champions.

In avvio di ripresa il City si riversa nella trequarti avversaria, con i londinesi che cercano di sfruttare gli spazi in contropiede ogni volta che recuperano palla. Al 23′ citizens a un soffio dal pari: lancio in area sulla destra per Mahrez che crossa basso per Gundogan, anticipato in scivolata da Azpilicueta, che alza in angolo. Passano cinque minuti e il Chelsea sfiora il raddoppio in contropiede: da Pulisic, la palla finisce a Havertz che prova a incrociare a tu per tu con Ederson ma manda a lato di un soffio.

Il tecnico dei Blues Thomas Tuchel vendica la sconfitta dello scorso anno, sempre in finale, contro il Bayern Monaco. “È stata la partita più importante, una finale eccezionale e l’abbiamo vinta, è incredibile. Sono molto orgoglioso, ma lo ero già prima, perché ho piena fiducia in questo gruppo, è un gruppo molto, molto forte. Sapevamo benissimo di non essere i favoriti, ma siamo un gruppo molto, molto forte, siamo tutti uniti e così tutto diventa possibile”, ha detto dopo il fischio finale.

Guardiola è invece alla prima finale persa in carriera dopo i due successi con il Barcellona (nel 2009 e nel 2011). Prova impeccabile dell’italiano Jorginho, che ha guidato il centrocampo del Chelsea in tandem con Kanté e tra pochi giorni si metterà a disposizione del ct Mancini per iniziare i campionati Europei con la Nazionale azzurra: “Porterò la mia energia positiva, abbiamo tante emozioni da vivere ancora in questa stagione”, dice. “Per me questa sera è un’emozione indescrivibile. Questo è stato un passo avanti nella mia carriera, ma di certo non finisce qui”.

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