Il cadavere di Mariolina Nigrelli, 43 anni, ritrovato nel tardo pomeriggio insieme a quello della figlia Alessandra di 14 anni. La scoperta del marito, ascoltato nella notte dai carabinieri
“Porto Alessandra con me”. C’è una lettera d’addio che spiegherebbe il gesto di Mariolina Nigrelli, 43 anni, ritrovata nel tardo pomeriggio di ieri impiccata assieme alla figlia Alessandra di 14 anni, in una casa di campagna nella valle di Halaesa a Santo Stefano di Camastra, poche colline più in là di Caronia. Una lettera che si presume sia stata scritta dalla donna, ma la cui autenticità dovrà essere confermata dai rilievi della Scientifica nei prossimi giorni. Il contenuto però non lascerebbe dubbi e combacia col contesto ricostruito attraverso le testimonianze dei parenti del marito ma anche dai parenti della donna. Un rapporto con la figlia asfissiante che non lasciava spazio per ingerenze altrui, neanche quelle del papà. Una vera e propria ossessione nei confronti di Alessandra, unica figlia di Mariolina che su facebook si descriveva come “mamma, moglie e casalinga a tempo pieno”.
Questo era stato il motivo di molte liti col marito Maurizio Mollica, fabbro in una fabbrica vicino Caronia marina. L’uomo, esasperato da questo controllo totale della donna sulla figlia, voleva lasciare la moglie. Questa è la versione di Mollica, che nella notte ha raccontato i particolari abbandonandosi a tratti a scene di disperazione. È stato lui a ritrovarle senza vita, impiccate. Mariolina e Alessandra si erano allontanate da casa già da qualche ora e non avevano fatto ritorno, lui provava a chiamarle sul cellulare ma non rispondevano. Per questo si era allarmato. Dopo avere allertato i parenti, che lo hanno accompagnato, Mollica è andato nella casa di campagna dopo le 18 di ieri pomeriggio, ha preso la chiave in più che teneva nascosta nel giardino fuori, immaginando che la moglie si fosse chiuse all’interno e ha aperto la porta sull’atroce scoperta.
Subito sono arrivati gli operatori del 118 ma per la donna e la figlia adolescente era ormai troppo tardi. Immediate sono scattate le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Patti. Sul posto i rilievi della scientifica e il procuratore Angelo Cavallo assieme al pm Andrea Apollonio hanno lavorato tutta la notte per ricostruire le circostanze della morte della donna e della figlia. Omicidio-suicidio, questa è l’ipotesi più accreditata al momento. Un’ipotesi di cui è convinto Mollica. E a conferma della versione del marito ci sono le testimonianze dei parenti di lui e dei parenti di lei. Che confermano quanto Mariolina fosse in ansia per la figlia ormai adolescente che teneva sotto strettissimo controllo. Una persona inquieta, così era considerata in paese dove “non salutava nessuno”, hanno raccontato alcuni testimoni e non poche erano state le liti con le mamme dei compagni di scuola della figlia. Questo emerge da una prima ricostruzione, ma le ipotesi restano tutte ancora da vagliare. Nella lettera ritrovata dagli inquirenti ci sono riferimenti alle liti col marito. E anche i post su Facebook di Mariolina sembrano confermare la sua inquietudine. Ma le piste sono tuttavia ancora tutte aperte.