Il 30 maggio è stata la Giornata mondiale della Sclerosi multipla, un appuntamento annuale che si celebra in 70 Paesi nel mondo e che offre la possibilità di sensibilizzare ed informare sulla patologia. #MSconnections è l’hashtag di questa edizione, che intende sottolineare l’importanza delle connessioni, necessarie per ripartire dopo la pandemia per evitare che i malati di Sclerosi multipla rischino l’isolamento dalla società.
I dati della più vasta indagine globale sulla malattia, pubblicata dalla Msif (Federazione Internazionale Sclerosi Multipla) insieme alle Associazioni nazionali Sm, stimano che ci siano 2,8 milioni di persone che vivono con la Sm in tutto il mondo, mentre nel nostro Paese sono 126mila le persone affette da questa malattia.
Uno dei sintomi più comuni della sclerosi multipla è la debolezza e rigidità muscolare, per questo tale patologia spesso si associa a uno stato di immobilità, ci si sente prigionieri nel proprio corpo. Per fortuna, non è sempre così, a volte, grazie anche alla ricerca e alle cure farmacologiche, i malati di Sm possono compiere movimenti motori complessi e svolgere una regolare attività sportiva. Ne è un esempio Alessandro che dopo la diagnosi ha cominciato a pedalare pochi chilometri alla settimana, fino ad arrivare a gareggiare a livello professionale e a entrare a far parte del mondo paralimpico. A febbraio ha fondato l’associazione dilettantistica sportiva #rideforSM con lo scopo di sensibilizzare e promuovere il ciclismo tra le persone affette da Sm. “L’obiettivo è raccogliere fondi e riuscire a acquistare ausili e beni sportivi a persone con disabilità che vogliono iniziare a fare sport, perché lo sport per noi disabili è VITA!!!” scrive Alessandro sulla piattaforma GoFundMe, dove ha lanciato la sua campagna.
Un messaggio di speranza viene anche dalla storia di Matteo, un uomo di 42 anni affetto da Sm che ha un grande sogno: percorrere il cammino italiano di San Michele, dalla Sacra, in Piemonte, sino a Monte Sant’Angelo, in Puglia, in sella alla sua Joelette, spinta a piedi da amici e sostenitori. Il progetto prevede la realizzazione di un docu-film che Matteo porterà nelle scuole per sensibilizzare i giovani e coloro che sono colpiti da malattie: Si può fare! Il Lions Club Caluso organizza la raccolta fondi a sostegno del progetto di Matteo, per la realizzazione del film e a sostegno dell’Associazione italiana Sclerosi multipla.
Le storie di Alessandro e Matteo rappresentano la tenacia e il coraggio di vivere anche di fronte ad ostacoli che sembrano insormontabili. Ognuno di noi può decidere di fare la sua parte anche con un piccolo gesto per donare speranza e ritrovarsi a trarre nuova energia proprio da chi vive un’esistenza segnata dalla sofferenza.