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Da oggi è possibile emettere il Green pass Covid per viaggiare negli stati Ue: come funziona, a chi chiederlo e quanto dura

La possibilità di emettere la certificazione è data dalla Commissione europea, che oggi rende pienamente operativo il Gateway, la piattaforma che consentirà al certificato di funzionare attraverso i confini nazionali. Sarà quindi un diritto di tutti i cittadini Ue che hanno i requisiti, e funzionerà a partire dall’1 luglio, quando entrerà in vigore il regolamento che lo istituisce

È il giorno del Green Pass. Da oggi, per gli Stati dell’Unione Europea che sono pronti e interessati, è possibile emettere il certificato che consente a tutti i cittadini di viaggiare attraverso i Paesi Ue senza limitazioni, semplicemente rispettando uno tra tre criteri: essere vaccinati, aver effettuato il tampone nelle ultime 48 ore o essere stati positivi al Covid nei sei mesi precedenti al viaggio.

La possibilità di emettere la certificazione è data dalla Commissione europea che oggi rende pienamente operativo il Gateway, la piattaforma che consentirà al certificato Ue di funzionare attraverso i confini nazionali. Il Green Pass sarà quindi un diritto di tutti i cittadini Ue che hanno i requisiti, e funzionerà a partire dall’1 luglio, quando entrerà in vigore il regolamento che lo istituisce.

“La data prevista per il via del green pass europeo è il 15 giugno: sarà un modello informatico, ma finché non entrerà in funzione potrà essere sostituito da un documento cartaceo – ha spiegato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, sottolineando che – l’importante è che siano chiare e semplici le regole”.

Le modalità – Il Green pass sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid e, nel caso dei guariti, per i 180 giorni a partire dal test Pcr positivo. Per i test, a fare la differenza sarà la tipologia: quelli molecolari avranno una validità di 72 ore, mentre quelli rapidi solo 48.

Chi dispone di tutti i criteri per ottenere il Green Pass sarà esentato dall’obbligo di fare test o quarantene nei paesi di arrivo, diversamente da chi non è ancora vaccinato o non è stato positivo nei sei mesi precedenti, per i quali rimane ancora l’obbligo di tampone. Dalla regolamentazione viene comunque previsto un meccanismo di emergenza, ovvero la possibilità di reintrodurre le restrizioni anche per le persone vaccinate e guarite nel caso in cui la situazione epidemiologica possa tornare a essere emergenziale.

Chi rilascia il Green pass? – Per i vaccinati, la certificazione è rilasciata, sia in formato cartaceo che digitale, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione, mentre per i guariti è rilasciata da quella presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, – nel caso di pazienti asintomatici o senza necessità di ricovero – dai medici di medicina generale e dai pediatri. Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.