Noto per essere stato il medico che affiancò la famiglia Englaro nelle ultime fasi della vita di Eluana, oggi Amato De Monte torna agli onori delle cronache per la sua nomina alla guida del Sores, la Struttura operativa regionale dell'Emergenza sanitaria. I sindacati contestano la sospensione della procedura concorsuale già in corso. Il Pd chiede conto a Speranza della mancata vaccinazione dell'anestesista. Che minaccia querele e replica: "Rifiuto l'etichetta di no-vax, sto solo aspettando per motivi di salute"
Tutti lo conoscono come il medico che nel 2009 interruppe l’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro, ponendo fine allo stato vegetativo della donna che durava da anni e che fu al centro di una controversia giuridica senza precedenti. Amato De Monte, direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione di Udine, fu anche sottoposto a procedimento disciplinare e venne indagato dalla magistratura che alla fine riconobbe la correttezza del suo comportamento. A distanza di più di dieci anni il nome di De Monte è tornato di attualità per la sua nomina alla guida della Struttura operativa regionale dell’Emergenza sanitaria (Sores) del Friuli Venezia Giulia. Il primario non si è vaccinato contro il Covid e la sua decisione (che egli motiva con ragioni di salute) potrebbe diventare ostativa in base ai decreti anti-pandemia.
In Friuli sono insorti i sindacati dei dirigenti sanitari. La politica ha chiesto spiegazioni e adesso sono state presentate due interrogazioni parlamentari. De Monte minaccia querele e ha rilasciato qualche laconica dichiarazione. La sua nomina è avvenuta con un decreto di Giuseppe Tonutti, direttore generale dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, che risale al 26 maggio. Nel documento si spiega che nel 2019 è “venuto a cessare il direttore della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria considerata a valenza strategica per il sistema sanitario regionale”. Il 7 maggio si era registrata una richiesta di disponibilità al comando di De Monte “per portare avanti un progetto di integrazione tra soccorso territoriale incardinato nelle aziende sanitarie regionali, l’Elisoccorso e la Centrale operativa stessa”. Previsto dall’1 giugno fino al 31 luglio un utilizzo a tempo parziale per due giorni a settimana, poi da agosto e fino al 31 maggio 2023 un comando a tempo pieno. Nel decreto si dispone anche di “sospendere fino a nuovo provvedimento la procedura concorsuale in atto per la copertura del medesimo posto”.
Fin qui la fredda burocrazia. Il caso è scoppiato perché De Monte non risulta essersi sottoposto a vaccinazione. Benzina sul fuoco l’ha gettata la sospensione di una procedura già attivata per individuare con un concorso la figura professionale da mettere ai vertici del Servizio. A chi lo accusa di non volersi sottoporre al vaccino, De Monte ha replicato: “Rifiuto l’etichetta di ‘no vax’, sto solo aspettando per motivi di salute. Ho le sufficienti competenze per valutare i tempi e i modi più compatibili per accedere alla vaccinazione”. Non ha voluto spiegare quali siano le ragioni di salute che gli impediscono di effettuare l’iniezione anti Covid e ha rivendicato il diritto di ogni persona a subire il trattamento sanitario più adeguato alle proprie condizioni. Poi però ha anche aggiunto di aver effettuato la prenotazione, un dato anche questo coperto da riservatezza personale.
La deputata Beatrice Lorenzin, ex ministro della salute, e la senatrice Tatjana Rojc, entrambe del Partito Democratico, hanno presentato un’interrogazione al ministro Speranza, chiedendogli le ragioni del blocco del concorso e invitandolo a valutare “se sussistono elementi per intervenire sulla Regione Friuli Venezia Giulia affinché De Monte venga ricollocato o sospeso dall’incarico”. Insomma, una vera e propria richiesta di sospensione. L’onorevole Lorenzin ha ricordato che il presidente nazionale dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, in audizione alla Camera, era stato chiaro: “L’Ordine dovrebbe automaticamente sospendere un medico non vaccinato. Essere vaccinati – scrive la deputata – per un operatore sanitario, è elemento fondamentale per esercitare la professione”. L’ex ministra, inoltre, ha chiesto se “l’Azienda sanitaria ha tempestivamente convocato De Monte per sapere perché non si è ancora vaccinato”. Le due parlamentari chiedono anche chiarezza “sui presupposti e le condizioni della sospensione di una procedura concorsuale per l’incarico di direzione di struttura complessa, sulla procedura per il conferimento degli incarichi e sull’indennità di direzione di dipartimento nel caso di comando in una direzione di struttura complessa”.