“Un bel brano di De Gregori dice ‘la storia siamo noi’, ‘nessuno si senta escluso'”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento al Quirinale per la festa della Repubblica, citando un brano del cantautore italiano. Il Capo dello Stato ha quindi esortato: “Proviamo a leggere così questi settantacinque anni di vita repubblicana: da una prospettiva diversa che ci consente di cogliere i profili di soggetti che spesso sono rimasti nell’ombra, sullo sfondo. E che invece hanno riempito la scena, colmato vuoti, dato senso e tradotto in atti concreti parole come dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà. Parole che altrimenti sarebbero rimaste astratte aspirazioni”.
Politica - 2 Giugno 2021
2 giugno, Mattarella cita De Gregori: “La storia siamo noi, nessuno si senta escluso” – Video
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- 09:35 - **Depistaggio Borsellino: difesa poliziotti, 'come potrebbero depistare su fatti già processati?'**
Caltanissetta, 13 nov. (Adnkronos) - "Non possiamo parlare di depistaggio su vicende già 'depistate'. Il depistaggio si è verificato allora. E' come se volessimo resuscitare oggi un fatto che già si è verificato e si è consumato. E su quel fatto ci sono stati processi a rimedio". Lo ha detto l'avvocata Maria Giambra, legale di due dei quattro poliziotti accusati del depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'Amelio, nel corso della discussione dell'udienza preliminare davanti al gup di Caltanissetta David Salvucci. L'ultima udienza si è conclusa con la richiesta, da parte del pm Maurizio Bonaccorso, di rinvio a giudizio per i quattro poliziotti imputati, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. "Se le false dichiarazioni che vengono addebitate agli imputati attengono ai fatti relativi alla strage di via D'Amelio e quindi a fatti che riguardano le indagini svolte e nei processi celebrati, come potrebbero oggi nel processo Bo depistare un processo e indagini che non solo sono state a loro tempo depistate, dalle quali sono derivati tre processi, che sono frutto del depistaggio e genesi di ulteriore depistaggio?", spiega la legale di Zerilli e Tedesco. "Nel momento in cui si sono celebrati quei processi - dice ancora la legale - il falso quadro che era stato costruito in sede di indagini entra nel processo e si sostiene nei processi. Il depistaggio c'è stato nel momento in cui le indagini sono state indirizzate verso falsi elementi investigativi. Sulla base di quelle indagini si sono concentrati tre processi e il depistaggio ha portato alla condanna ingiusta di persone".
E aggiunge: "Dice bene il pm quando dice che c'è un ante Spatuzza e un post Spatuzza", facendo riferimento al collaboratore di giustizia che ha fatto scoprire le false dichiarazioni dell'ex pentito Vincenzo Scarantino, poi condannato per calunnia. Ai quattro, ex appartenenti al gruppo di indagine "Falcone-Borsellino", viene contestato dalla Procura di aver reso false dichiarazioni nel corso delle loro deposizioni in qualità di testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D'Amelio che si era concluso, in secondo grado, con la prescrizione del reato di calunnia per i tre imputati.
Nel corso dell'udienza preliminare, il pm Bonaccorso aveva accusato di poliziotti, anche oggi tutti presenti in aula Caltanissetta, "di malafede, reticenze e false dichiarazioni". ''Agli imputati vengono contestate una serie di condotte che si concretizzano in false dichiarazioni e reticenze, secondo l'impostazione accusatorie mascherate da 'non ricordo'", ha detto il pm Maurizio Bonaccorso. "A parte dei singoli casi di false dichiarazioni e reticenze che si riferiscono a episodi specifici, singoli, ad esempio quella che è la falsa dichiarazione di Giuseppe Di Gangi a proposito della pistola puntata a Vincenzo Scarantino, quando ci fu la famosa colluttazione dopo la ritrattazione televisiva, tutte le altre false dichiarazioni, tutte le altre reticenze mascherate da 'non ricordo', si riferiscono a momenti scuri dell'attività investigativa del Gruppo Falcone e Borsellino che, secondo la tesi accusatoria, rappresentano dei momenti fondamentali nell'attività di inquinamento probatorio'', ha proseguito il pm. Non si sa ancora se il gup Salvucci deciderà oggi sulla richiesta di rinvio a giudizio per i 4 poliziotti.
- 09:34 - Mo: Mosca chiede a Israele di evitare attacchi aerei vicino a base in Siria
Mosca, 13 nov. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha chiesto a Israele di astenersi dal lanciare attacchi aerei contro Hezbollah nei pressi di una delle sue basi in Siria. Lo ha riferito alla Ria Novosti Alexander Lavrentiev, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin in Medio Oriente.
A metà ottobre i media statali siriani avevano reso noto che Israele aveva colpito la città portuale di Latakia, roccaforte del presidente Bashar al-Assad, sostenuto dalla Russia e che a sua volta appoggia Hezbollah. Latakia, e in particolare il suo aeroporto, si trova vicino alla città di Hmeimim, che ospita una base aerea russa.
"Israele ha effettivamente condotto un attacco aereo nelle immediate vicinanze di Hmeimim. Il nostro esercito ha ovviamente informato le autorità israeliane che simili atti, che mettono in pericolo la vita dei militari russi, sono inaccettabili - ha aggiunto Lavrentiev - Ci auguriamo che l'incidente di ottobre non si ripeta".
- 09:13 - Mo: Idf emette nuovi ordini di evacuazione per sud di Beirut
Tel Aviv, 13 nov. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per i civili libanesi nell'area di sei edifici della periferia meridionale di Beirut, in vista degli attacchi aerei contro le strutture di Hezbollah. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, ha pubblicato delle mappe insieme all'annuncio, invitando i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti.
- 09:00 - Cop29: Meloni lascia Baku
Roma, 13 nov. (Adnkronos) - La premier Giorgia Meloni ha già lasciato Baku, dopo l'intervento di questa mattina alla Cop29. La presidente del Consiglio dovrebbe arrivare a Roma attorno all'ora di pranzo.
- 08:48 - Ue: Benifei (Pd), 'Ursula sbaglia a nominare Fitto vice, potrebbe perdere molti voti'
Roma, 13 nov. (Adnkronos) - "Il problema (su Raffaele Fitto - ndr) non è la funzione di commissario ma di vicepresidente". "Non possiamo accettare di mettere nel cuore dell’amministrazione europea chi rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, contro l’ambiente, contro l’integrazione europea". Così l'europarlamentare dem Brando Benifei, secondo cui chiedere a Ursula von der Leyen di ritirargli il ruolo di vicepresidente "è la soluzione più corretta. Poi ascolteremo le proposte della presidente della Commissione. Per i socialisti, però, non c’è alcuna ragione politica di premiare l’Ecr se non coprirsi le spalle a destra".
E se von der Leyen risponde no? "Continueremo a discutere nel gruppo su come reagire. Ma avvertiamo la presidenza della Commissione che sarebbe una scelta molto rischiosa per il futuro della istituzioni europee". "Se i gruppi sono maltrattati, lei rischia di perdere molti voti in aula quando si darà la fiducia all’intero collegio. Noi siamo convocati in forma permanente proprio per prendere queste decisioni. A Palazzo Berlaymont lo sanno".
- 08:41 - Cop29: Meloni, 'collaborare tutti per centrare obiettivi, natura va difesa con uomo al centro'
Roma, 13 nov. (Adnkronos) - La Cop29 a Baku è chiamata "a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti - a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra – oltre ad un adeguato sostegno finanziario. Durante questa conferenza lavoreremo per adottare un nuovo obiettivo di finanza per il clima. Per raggiungere una buona sintesi è necessario condividere le responsabilità, superando le divisioni tra Nazioni sviluppate, economie emergenti ed economie in via di sviluppo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo alla Cop29.
"L’Italia - ha assicurato - intende continuare a fare la propria parte. Destiniamo già gran parte degli oltre 4 miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano e continueremo a sostenere iniziative come il Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di sviluppo. Ma è altrettanto prioritario che il processo di decarbonizzazione prenda in considerazione la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. La natura va difesa con l’uomo al centro".
- 08:35 - Cop29: Meloni, 'Italia continuerà a fare propria parte'
Roma, 13 nov. (Adnkronos) - Nella lotta al cambiamento climatico “l'Italia intende continuare a fare la propria parte. Stiamo già destinando all'Africa una parte consistente del budget di oltre quattro miliardi di euro del nostro Fondo per il Clima, e continueremo a sostenere iniziative come il Fondo Verde per il Clima e il Fondo per le perdite e i danni, così come continueremo a promuovere il coinvolgimento delle Banche Multilaterali di Sviluppo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo alla Cop29 di Baku.