L'undicesimo presidente sostituirà l'uscente Reuven Rivlin al termine del suo mandato, il prossimo 9 luglio. Viene da una famiglia di lunga tradizione politica: il padre fu ambasciatore, il nonno rabbino capo. Nel primo discorso ha sottolineato la necessità di "difendere la posizione internazionale dello Stato e il suo buon nome tra le nazioni"
Isaac Herzog è il nuovo capo dello Stato di Israele. L’attuale presidente dell’Agenzia ebraica ed ex leader del partito laburista, 60 anni, è stato eletto in prima votazione dalla Knesset – il parlamento di Gerusalemme – con 87 voti, una delle maggioranze più vaste mai raggiunte. L’altra candidata – l’educatrice di stampo più conservatore Miriam Peretz – ha raccolto solo 26 voti e non è riuscita a diventare la prima presidente donna del Paese.
“Sarò il presidente di tutti. Darò ascolto a qualsiasi posizione e a qualsiasi persona”. Con queste parole il neo-eletto presidente ha ringraziato chi lo ha votato e ha sottolineato l’importanza di costruire “ponti e accordi” all’interno della società israeliana. Difendere la posizione internazionale dello Stato e il suo “buon nome tra le nazioni” sono le sfide che secondo Herzog non vanno sottovalutate. Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è congratulato per il risultato, augurandogli un “grande successo” a nome di tutti i cittadini israeliani.
Herzog è l’undicesimo presidente di Israele e sostituirà l’uscente Reuven Rivlin al termine del suo mandato, il 9 luglio, data in cui avverrà il giuramento. Il neo-eletto capo dello Stato ha alle spalle una lunga tradizione politica: è infatti il figlio di Chaim Herzog, ambasciatore dello Stato ebraico alle Nazioni Unite, prima di ricoprire il ruolo di presidente per dieci anni, dal 1983 al 1993. Il nonno fu il primo rabbino capo d’Israele, mentre lo zio, Abba Eban, ricoprì cariche diplomatiche e fu ministro degli Esteri tra il 1966 e il 1974.