Il mondo sotto chiave, il gossip latente. Ne ho sofferto, come tutti d’altronde. Orfani di quel hai saputo che….
Vorrei fare come l’avvocato Agnelli, usciva raramente, si svegliava alle 6 del mattino e chiamava i suoi fedelissimi, tra cui Giovanni Malagò, per farsi aggiornare su quello che succedeva nei salotti fino ai quattro salti nel letto.

Nutro la massima considerazione per il gossip per la semplice ragione che, se si vuole andare alle origini del giornalismo, è lì che si arriva. Non mi azzarderei a sostenere una simile tesi se non avessi le spalle ben protette. Le prime giornaliste? “Le capere”, ha sempre risposto Umberto Eco. Secondo l’ intellettuale tra i più raffinati della contemporaneità, andando di casa in casa a fare messe in piega, le capere raccoglievano le confidenze delle signore e le riciclavano nei successivi appuntamenti. In questo modo, stando comodamente sedute in casa, le signore potevano unire l’utile al dilettevole, l’aggiornamento e il senso estetico.
Durante il lockdown, parrucchieri sbarrati, le “capere” sono ritornate all’opera. Ma oggi non ci accontenta più del pettegolezzo di quartiere.
I social ci hanno salvato un po’, le celebrities in tempo reale si facevano fotografare a casa con la maschera in faccia e il mestolo in meno. Insomma, poca ciccia.
Nell’anno horrilis 2020 Novella 2000 compiva 100 anni, con un’edizione speciale del centenario. Ci scriveva anche Enzo Biagi. La pitonessa/editrice di Visibilia Daniela Santanchè e il direttore, firma storica del giornalismo di costume e mal/costume, Roberto Alessi, ciuffo argentato al vento, gongolano. Un traguardo da festeggiare e il party rimandato a quest’estate in terra versiliana. 100 anni di storia d’Italia raccontati attraverso quel sano pettegolezzo che rende la quotidianità un più leggera, anzi leggerissima.

Direttore Alessi, Covid a parte, non esiste più il gossip di una volta?
E’ stato l’anno del gossip a porte chiuse….La celebrity si posta da sola sui social. La figura del paparazzo che aspettava ore e ore l’uscita dalla camera d’albergo del Regina Isabella d’Ischia una delle prime uscite di Walter Chiari e Ava Gardner, è scomparsa. E’ finita l’era dei grandi Kolossal Hollywoodiani. Il pettegolezzo oggi mescola l’alto e il basso, il dentro e il fuori. E’ diventato più trasversale. Si è evoluto, quello che ieri era considerato uno scandalo come Sofia Loren, l’adultera, oggi farebbe sorridere.
Sì, vabè ma i numeri sono cambiati…

Una volta i dischi di platino vendevano 50 milioni di copie. Oggi se si arriva a un milione è tutto grasso che cola. L’ultimo disco di Caterina Caselli ha venduto 900mila copie quando ha deciso di ritirarsi e fare la produttrice.
E poi sono arrivati i reality che hanno consentito a Discovery di diventare il terzo polo televisivo in Europa e cresce anche la sua presenza massiccia in Italia. All’inizio c’era il Grande Fratello, la madre di tutti i reality. Poi sono venuti l’isola dei Famosi e la Fattoria, i parenti poveri, dove i concorrenti (pagati, poco, ma pagati) si sottoponevano a qualsiasi prova di sopravvivenza e dove solitamente ne uscivano con le ossa rotte e l’immagine a brandelli…
Poi sei venuta tu con The RealHousewives di Napoli. Ma cosa ti è saltato in mente, tu in mezzo alle altre, con quella Mariaconsiglio. Non riesco a immaginare due mondi più diversi…

A questo punto l’intervistatrice diventa l’intervistata:
Come tutti i reality RHW offre uno scorcio rivelatore delle realtà antropologiche messe in scena. Il trash non è categoria negativa perché illumina modelli sociali che fanno parte della vita quotidiana. I contrasti stridenti fra noi protagoniste sono la prova che ai comportamenti ritenuti di “basso tono” si alternano istanze più colte. Non solo lo shopping è un bene primario ma anche la fruizione di beni culturali. Per me è stato un esperimento e sto già scrivendo un volumetto gioioso: “Te lo do io il reality…”, pieno di gustosi eventi a telecamere off.
Novella 2000 e la svolta green, tutto stampato a carta riciclata al 100%. Ne risentiranno la qualità delle immagini?
Sempre meglio di quella veicolata sui social.
Spero solo che gli altri editori imitino Daniela Santanchè e Novella 2000 che con la carta riciclata al 100%: tutelano i boschi. Oggi più che mai è u un dovere ed è provato che l’ecologia è un’arma anche contro il virus.
Comunque la carta riciclata costa molto di più della normale…Ma tanto il buon gossip ci ripaga di tutto.

Face Book pagina di Januaria Piromallo

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