Chiedono il prolungamento della cassa integrazione, in scadenza il 30 giugno, e l’apertura di un tavolo tecnico con il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. I lavoratori Air Italy sono scesi in piazza a Montecitorio per rivendicare i propri diritti e per portare avanti una vertenza utile per scongiurare il licenziamento di migliaia di persone. Ad indire la protesta Cgil, Cisl, Uil, Ugl e l’Usb. In bilico i sono in totale 1450 posti di lavoro che, come spiegano i manifestanti e le sigle sindacali, possono essere salvati solo attraverso un tavolo con il ministro. Un confronto necessario attraverso il quale richiedere ancora una volta, appunto, il proseguo della cassa integrazione e per scongiurare la scomparsa di una compagnia storica nel panorama del trasporto aereo italiano.
Lavoro & Precari - 3 Giugno 2021
Air Italy, a Montecitorio la protesta dei lavoratori: “Subito un tavolo tecnico con Giorgetti” – Video
“Siamo in ritardo in modo preoccupante, con l’azienda che ha dimostrato di non essere interessata al rinnovo. Si rischiano 1450 licenziamenti senza alcuna forma di tutela per i lavoratori e le proprie famiglie”, spiega segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito. Secondo Cuscito “occorre una convocazione al Mise per conoscere ogni proposta industriale e valutarne sostenibilità e serietà. Da parte nostra non c’è nessuna preclusione ad un eventuale progetto che possa salvare posti di lavoro e assicurare un futuro industriale alla compagnia”.