Un “patto tra le forze progressiste” per candidare un esponente della “società civile” in Calabria. Dopo il ritiro del candidato dem Nicola Irto per le prossime Regionali, è il neo leader M5s ed ex premier Giuseppe Conte a rilanciare chiedendo agli alleati che sostennero il governo giallorosso di convergere su un unico nome. E il percorso, dice ancora l’ex presidente del Consiglio, non inizia da zero, ma serve uno scatto. “Alcuni sforzi sono stati già compiuti per avviare un percorso che elabori un solido progetto politico“, si legge. “Ma adesso occorre compiere un decisivo scatto in avanti, nel segno del coraggio e della determinazione: il Movimento 5 stelle chiede a tutte le forze progressiste di dar vita a un patto di ampio respiro programmatico“. Il Pd nei giorni scorsi ha ribadito, tramite il segretario Enrico Letta, l’intenzione di provare a recuperare Irto. Anche se nelle ultime ore si è iniziato a ipotizzare il nome dello scrittore Enzo Ciconte. A rendere più complicato l’accordo è il fatto che tra i candidati ufficiali ci sia già il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e al momento sembra impossibile che i giallorossi convergano sul sostegno all’ex magistrato.
Anche per questo Conte propone di aprire un confronto e che si faccia il prima possibile: “Il Movimento da domattina è disposto ad aprire un tavolo di confronto per costruire un progetto che offra migliori condizioni di vita a tutti i calabresi, anche a quelli che sin qui non hanno avuto voce. Istruzione, legalità, lavoro, salute sono le priorità dell’agenda che dobbiamo declinare insieme affidando il compito di realizzare questa svolta a un candidato Presidente di regione di alto profilo espressione delle migliori energie della società civile. I calabresi ci chiedono questo. Meritano una risposta, all’altezza”. Proprio il patto tra le forze progressiste, dice Conte, deve aiutare “ad assicurare un futuro di riscatto sociale, culturale e di rilancio economico a tutta la comunità calabrese e, in particolare, alle nuove generazioni. I soldi faticosamente ottenuti in Europa costituiscono l’occasione per segnare una svolta anche in Calabria in modo da sfruttare tutte le potenzialità di una terra ricca di tradizioni, di cultura, di affascinante bellezza”.
Dal Nazareno hanno fatto sapere che “il contributo di Conte” è stato “apprezzato”, così come viene apprezzato tutto ciò che va nella direzione della “costruzione di un’alleanza forte delle forze progressiste”. Proprio in queste ore c’è l’ex ministro dem Francesco Boccia in visita nella regione e, spiegano le stesse fonti, “confidiamo nella soluzione più sostenibile, in linea con lavoro fatto dal Pd negli ultimi mesi”. Le primarie possono essere la soluzione? “Per noi le primarie sono sempre la via maestra ma rispettiamo il confronto in corso del territorio con Boccia”. Tra i primi a rispondere a Conte c’è stato appunto il commissario regionale Pd della Calabria Stefano Graziano: “Apprezziamo l’intervento dell’ex premier”, ha dichiarato, “riteniamo che l’analisi sia giusta e condivisibile. Il tavolo delle forze progressiste e il confronto nel merito delle priorità programmatiche è stato già avviato da mesi ora bisogna scegliere chi deve guidare la coalizione, le cui porte sono aperte a tutto il campo largo di forze di centrosinistra”. Secondo Graziano quindi, la strada da seguire è quella delle primarie: “E’ la strada giusta da seguire per favorire il massimo della partecipazione civica”.