La manifestazione si terrà “eccezionalmente” dal 6 al 17 luglio e sarà “una fantastica eruzione di ritorno alla vita”, In concorso tra gli altri Sean Penn, Wes Anderson, François Ozon, Asghar Farhadi
La 74ma edizione del Festival di Cannes si terrà “eccezionalmente” dal 6 al 17 luglio e sarà “una fantastica eruzione di ritorno alla vita” annuncia Pierre Lescure, il presidente del blasonato evento cinematografico francese. Gli fa naturalmente eco l’immarcescibile direttore artistico Thierry Frémaux che ha fortemente voluto il festival nonostante le persistenti difficoltà organizzative che comporteranno diverse misure restrittive, assai complesse da gestire per i partecipanti (il Pass vaccinale europeo, o tampone ogni 48 da fare gratis in loco…). Ma il cinema, come è giusto che sia, non si ferma e vuole ripartire, e la kermesse risponde con una selezione di buon valore, formata da 24 titoli in concorso, 18 in Un Certain Regard (“che torna al cinema degli esordienti, dei giovani, della ricerca, come del resto era stato concepito”), 11 fuori concorso (includendo Midnight e Special Screenings) e 10 titoli nella nuova sezione Cannes Premières.
Va subito detto che, contrariamente ai rumors che ne dava due o tre, ci sarà un solo italiano in corsa per la Palma d’oro e sarà Nanni Moretti che proviene dalla selezione del 2020, “Moretti è stato paziente e ha aspettato quest’anno, lo ringraziamo” ha dichiarato Frémaux scherzando che “Moretti e pazienza suonano come un ossimoro”. Al fianco del cineasta romano che, naturalmente concorre con l’atteso Tre piani (già programmato nelle sale italiane dal 23 settembre), sfileranno 23 suoi colleghi da ogni angolo del pianeta, fra cui quattro registe: la premiatissima ungherese Ildikó Enyedi (comprodotta da Rai Cinema), e le tre francesi Mia Hansen-Love, Catherine Corsini e Julia Ducournau.
Anno complicato, si diceva, riflesso nel cinema che vedremo a Cannes con alcuni film dai personaggi con mascherina: “Una testimonianza di questo periodo unico per la nostra Storia. Un tema identitario forte per come siamo ora e come stiamo diventando, eventualmente. Ma – ha aggiunto Frémaux – anche altri temi sono molto presenti come quello delle armi, dei giovani, della bellezza: tutto confluisce come sempre nella magia del cinema”. Come previsto, persiste la polemica con Netflix (“finché non farà uscire i film nelle sale francesi non potrà concorrere”) mentre la novità è la costruzione del nuovo multiplex da 12 sale Cineum (ad alcuni km dal centro, in zona Bocca) che sarà inaugurato poco prima dell’inizio del festival. Insomma, un’edizione tutta da “sperimentare” che sarà condivisa sia dai turisti estivi che certamente affolleranno la Costa Azzurra così come da Euro 2020 che non mancherà di “distrarre” il popolo del cinema.