E’ successo. Dopo anni di impegno. Dopo anni di fiumi di parole. Dopo decine di interviste cartacee, radiofoniche e televisive. Dopo più di quattrocento post grazie a ilfattoquotidiano.it. Dopo due libri, Vicolo degli Onesti e Il grillo parlante in difesa della sanità pubblica, editi da Linea Edizioni. Dopo il podcast Vicolo degli Onesti. Doveva succedere. Perché spesso mi è sembrato di parlare da solo e di non essere ascoltato. Forse spesso sopportato.
Poi qualcuno ha capito e ha voluto condividere. Si è pensato ad un docufilm con la regista Simona Calo. Ho coinvolto tre pezzi importanti che mi allargassero le spalle. Hanno accettato. Così le idee fondanti del mio percorso di difensore della sanità pubblica e della salute dei cittadini si sono trasformate in parole non più mie, né di chi ha scritto i libri.
Loro ci hanno messo la faccia e mi hanno fatto sentire meno solo percorrendo in bicicletta quel Vicolo del centro di Milano. Piero Chiambretti, Gherardo Colombo e Antonello Soro hanno spiegato con le loro parole il mio pensiero. Per una volta ho capito che avevano capito quello che dico da anni: mi sono espresso nel modo corretto. Loro hanno inteso ed hanno sviluppato il concetto. Li ringrazio dal profondo del mio cuore.
Ma la cosa che più mi ha reso felice è stato di aver avuto la possibilità di distribuirlo sulla piattaforma del ministero della Cultura fin dal primo giorno di inaugurazione. Quando l’ho visto mi sono sentito come un bimbo, come le prime scene del docufilm in cui percorro in bici con mio fratello la stessa piazza dove abito ora a Milano (destini della vita, come un “ritorno a casa” dopo tanto lavoro faticoso). Riempiamo il Vicolo facendolo diventare una storia condivisa solo dalla parte della sanità pubblica e della salute dei cittadini.
Potete vedere il docufilm qui. Grazie anche a voi.