Il bimbo travolto ieri è ricoverato in condizioni critiche all'ospedale di Bergamo. L'uomo era entrato con l'auto in un viale pedonale del parco, investendo una famiglia. Si esclude l'ipotesi della guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze, ma non quella del malore
Guidava un’auto sequestrata e aveva la patente revocata il 72enne che ieri ha travolto un bambino di tre anni al Parco Lago Nord di Paderno Dugnano (Milano). La conferma è arrivata dal Procuratore di Monza, Claudio Gittardi. Si tratta di un uomo italiano, con precedenti penali, che adesso è ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano. Il motivo della revoca della licenza di guida è che in passato l’uomo aveva già causato un altro incidente in cui furono coinvolti dei pedoni.
Il bimbo è tutt’ora ricoverato in condizioni critiche. La prognosi resta riservata, mentre lotta per la sua vita all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. L’uomo è entrato con l’auto – una Citroen – in un viale pedonale del parco, sfondando la balaustra di un punto panoramico e travolgendo una famiglia che si stava godendo una passeggiata. L’auto è piombata dall’alto, senza alcuna possibilità di essere evitata. I genitori, rimasti illesi, hanno subito cercato di rianimare il figlio. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto hanno stabilizzato il piccolo, prima di trasportarlo in elisoccorso a Bergamo.
Anche le condizioni dell’uomo alla guida sono gravi. Dopo i test a cui è stato sottoposto in ospedale si esclude l’ipotesi della guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze, ma non quella del malore. Come sono ancora sconosciute le cause che hanno portato all’incidente, sconosciuta è anche la ragione per cui l’uomo si sia messo alla guida di un’auto sequestrata e con la patente revocata. Al momento, il 72enne è indagato per lesioni personali gravissime, oltre che per guida senza patente.