Proprio partendo da questa sua esperienza personale, la cantante ha spiegato di aver scritto un libro, L'Alimentatore, in cui analizza le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di figure di riferimento durante la crescita, come appunto i disturbi alimentari
È un racconto sofferto e davvero toccante quello fatto da Manuela Villa a Serena Bortone nella puntata di Oggi è un altro giorno andata in onda venerdì 4 giugno su Rai 1. La figlia di Claudio Villa ha ripercorso il suo difficile rapporto con il padre, parlando della sua battaglia per il riconoscimento: “Abbiamo spizzicato il tempo insieme, sognavo di mangiare la pizza con lui. Non c’è mai stata possibilità. La rabbia che ho provato era da ragazza, per non riuscire a prenderlo. Mi rasserenavo a casa, avendo una famiglia completa. Non mi sono mai sentita una sorellastra. Sono arrivata a essere obesa, dovevo compensare“, ha confidato.
Proprio partendo da questa sua esperienza personale, la cantante ha spiegato di aver scritto un libro, L’Alimentatore, in cui analizza le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di figure di riferimento durante la crescita, come appunto i disturbi alimentari. E ancora, Manuela Villa è un fiume in piena: “Dopo la sua morte comincio a cantare le sue canzoni. Era il mio compleanno, quando ho saputo che mio padre era morto, pensavo fosse uno scherzo. Esplosi in un pianto, ma nessuno sapeva perché. Venne un uomo che mi diede un calice di spumante. Lo spumante più amaro della mia vita. Non volevo più emettere un respiro. Per riprendermi mio padre, ho ripreso i suoi respiri iniziando a interpretare i suoi duetti”.