Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer. Saranno i tre mostri sacri del tennis mondiale gli avversari, rispettivamente, di Lorenzo Musetti, Jannik Sinner e Matteo Berrettini negli ottavi di finale del Roland Garros di lunedì 7 giugno. Un programma figlio di una giornata, quella di sabato, storica per il tennis italiano. Per la prima volta nell’era Open ci sono tre italiani negli ottavi di finale di uno Slam. Un risultato che impreziosisce ancora di più un 2021 finora giocato ad altissimi livelli dai tennisti azzurri. Tre titoli (Sinner a Melbourne, Sonego a Cagliari e Berrettini a Belgrado) e un percorso da protagonisti nel circuito Masters 1000, con due finali (Sinner a Miami e Berrettini a Madrid), una semifinale (Sonego a Roma) e un quarto di finale (Fognini a Montecarlo). Unico rammarico fino a questo momento dell’avventura parigina è stata l’eliminazione proprio di Lorenzo Sonego al primo turno e la brutta sconfitta di Fabio Fognini contro Delbonis al terzo turno (in una parte di tabellone che poteva essere molto interessante).
Il pronostico per gli ottavi (sulla carta) è sfavorevole a tutti e tre ma lo spazio per assistere a incroci interessanti e spettacolari c’è. Specialmente per quanto riguarda la partita che vede protagonisti Berrettini e Federer. Il 39enne svizzero non è ancora al top della forma dopo la serie di infortuni del 2020. Le tre ore e mezzo contro Koepfer potrebbero farsi sentire. Inoltre durante la conferenza stampa seguita al match di terzo turno, il basilese ha avanzato addirittura l’ipotesi di non scendere in campo contro l’italiano. Dall’altra parte invece il romano ha dimostrato in quest’ultimo mese di aver ritrovare la brillantezza dei giorni migliori.
Per arrivare a questo punto Musetti, Sinner e Berrettini sono passati da vittorie convincenti e significative. In mezzo c’è stata anche l’eliminazione di Marco Cecchinato (un torneo comunque ottimo per il semifinalista del Roland Garros 2018) nel derby contro Musetti.
Matteo Berrettini
Prova più ostica del previsto quella del romano contro il sudcoreano Kwon, battuto per 7-6 6-3 6-4. Berrettini ha dovuto sudare per conquistare il passaggio del turno, soprattutto nel primo set, chiuso dopo un tie-break tirato e finito 8 punti a 6. Meno lottati gli altri due parziali, con Berrettini bravo a contenere l’intraprendenza del giovane sudcoreano. Il numero 1 italiano conferma così le ottime impressioni trasmesse dopo le vittorie contro il giapponese Daniel (6-0 6-4 4-6 6-4) e l’argentino Coria (6-3 6-3 6-2).
Insieme al successo contro Kwon, Berrettini si prende anche un altro piccolo pezzo di storia del tennis italiano. Con i suoi primi ottavi di finale a Parigi, diventa il primo italiano a raggiungere questo punto in tutti i tornei del Grande Slam.
Ora la sfida contro un Federer a mezzo servizio e reduce dalla battaglia vinta contro il tedesco Koepfer per 7-6 6-7 7-6 7-5. Una sfida che lo svizzero ha fatto sua nonostante i tantissimi errori e grazie solo alla sua esperienza. Insomma tutto un altro scenario rispetto al precedente del 2019 a Wimbledon, quando il 20 volte campione Slam inflisse una severa lezione all’azzurro. L’unico italiano a battere Federer nei Major è stato Andreas Seppi agli Australian Open nel 2015.
Lorenzo Musetti
Continua a stupire Lorenzo Musetti. Al suo primo Slam in carriera – dopo aver estromesso David Goffin (6-0 7-5 7-6) e Nishioka (7-5 6-3 6-2) – il 19enne di Carrara conquista gli ottavi di finale del Roland Garros, al termine di un derby appassionante con Marco Cecchinato. Un 3-6 6-4 6-3 3-6 6-3 di battaglia e grandi colpi. Come quello che Musetti ha regalato al pubblico nel quarto gioco del terzo set sulla palla break: una volée dietro la schiena vincente che per molti è già il colpo dell’intero torneo.
Classe insomma, ma anche tanto carattere. Musetti ha prima rimontato il connazionale, poi si è fatto rimontare e, alla fine, è riuscito a gestire la tensione quando si è arrivato al quinto set (il suo primo in carriera), dove spesso l’esperienza premia. Avanti di due break, Musetti prima ha tremato e poi ha chiuso al quarto match point. Centottanta punti che rappresentano tre cose per il giovane azzurro: il numero 19 nella Race, la posizione 61 nel ranking e la possibilità di affrontare il numero uno del mondo Novak Djokovic. Il serbo non ha avuto problemi contro il lituano Berankis, battuto per 6-1 6-4 6-1.
Jannik Sinner
Tre set a zero allo svedese Mikael Ymer ed ennesima sfida contro il 13 volte vincitore di Parigi Rafael Nadal. Agli ottavi l’altoatesino avrà l’occasione di mettersi alla prova nuovamente contro il più forte del mondo sulla terra rossa, dopo le ultime due sfide giocate a Roma e l’anno scorso sempre al Roland Garros (quella volta però erano i quarti di finale). Due occasioni in cui Sinner ha convinto senza però portare a casa nemmeno un set.
Il 6-1 7-5 6-3 con cui l’azzurro ha regolato Ymer in questo terzo turno è il risultato di una gara mai davvero in discussione, con Sinner troppo più forte e troppo più pronto mentalmente rispetto al giovane svedese. Una gestione ottimale delle forze e della partita che rappresentano una segnale importante dopo i primi due turni non troppo convincenti contro Herbert (6-1 4-6 6-7 7-5 6-4) e Mager (6-1 7-5 3-6 6-3). Questo risultato consente al 20enne italiano di riprendersi la nona posizione nella Race.