Intanto l'Ausl ha fatto sapere di aver avviato un'indagine interna per fare chiarezza su quanto accaduto
“Mio figlio è stato mandato via dal pronto soccorso il giorno prima dell’operazione. Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto“. Il padre di Michele Merlo non nasconde la rabbia che accompagna il dolore per la morte del figlio, scomparso a 28 anni lunedì 7 giugno a causa di un’emorragia cerebrale provocata da una leucemia fulminante. Repubblica ha raccolto lo sfogo della famiglia del cantante, che ha voluto raccontare quanto successo negli ultimi giorni, puntando il dito contro i medici che, a suo dire, avrebbero sottovalutato inizialmente la “gravità della situazione“.
“Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia – sono le parole della famiglia Merlo al quotidiano -. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi. Non abbiamo un referto medico ma un braccialetto col codice a barre che io ho a casa. E un audio che mio figlio ha mandato alla morosa in cui dice ‘sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola’. Invece lui era stanco. Michele aveva due braccia così. Faceva sport, non beveva, non ha mai usato droghe, gli piaceva la bella vita, mangiare bene, le cose belle, ha girato l’Italia in lungo e in largo”.
“Michele — ha spiegato ancora la famiglia — si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese (l’ospedale di Vergato, sull’appennino, ndr) che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. Anche durante l’intervento richiesto al Pronto soccorso, nella serata di giovedì, pare che lì per lì non fosse subito chiara la gravità della situazione”.
Non solo, la famiglia Merlo ha anche voluto “smentire categoricamente quanto alcuni disinformati scrivono sui social: Michele non è stato in nessun modo vaccinato contro il Covid. Michele è stato colpito da una severa forma di leucemia fulminante con successiva emorragia cerebrale”. Intanto l’Ausl ha fatto sapere di aver avviato un’indagine interna per fare chiarezza su quanto accaduto.