Sono bastati pochi minuti di forte pioggia e vento per costringere all’evacuazione decine di bambini dai 3 ai 5 anni della scuola dell’infanzia Gattamelata di Milano. Nel pomeriggio di lunedì 7 giugno, mentre sulla città si abbatteva un forte temporale, i moduli prefabbricati che ospitano i circa 90 bambini si sono allagati. Dopo i primi tuoni, la pioggia è iniziata a entrare dalle finestre, dai condizionatori e dal tetto, allagando il pavimento della struttura e bagnando i piccoli. Dato il rischio di un cortocircuito dell’impianto elettrico, i Vigili del fuoco, allertati dalle maestre, hanno deciso di evacuare le persone presenti e di portarle al sicuro nella scuola primaria della zona. “È stata una brutta avventura, i bambini erano in preda al pianto e avevano i piedi completamente nell’acqua – racconta la rappresentante di una classe, Valentina Villa, a ilfattoquotidiano.it – Poteva trasformarsi nell’ennesima tragedia legata all’insicurezza dell’edilizia scolastica italiana. Dopo lo spavento, resta la rabbia per una situazione di disagio e insicurezza che si protrae da anni”.

I bambini della scuola d’infanzia Gattamelata sono senza sistemazione da oltre 6 anni. L’istituto, infatti, è stato chiuso nel 2015 per lavori di sistemazione del tetto. Da allora, tra imprese fallite e ritardi, i bambini sono rimasti senza scuola. Per anni i piccoli sono stati ospiti della scuola primaria della zona: “Anche in quel caso la situazione non era delle migliori, perché la scuola non era attrezzata: aveva i bagni troppo grandi, le scale, era una struttura pensata per bambini più grandi”, spiegano i genitori. Ma con la pandemia di Covid-19, la scuola primaria ha avuto bisogno anche degli spazi occupati dai piccoli per garantire il distanziamento ai loro alunni. Per questo i bambini della Gattamelata sono stati trasferiti in alcuni prefabbricati consegnati dal Comune a ottobre 2020. Alcuni genitori avevano già mostrato delle perplessità sulla sicurezza dei container e sull’assenza di alcuni locali importanti come la mensa, la sala nanna, la stanza Covid. I prefabbricati dovevano essere una soluzione temporanea in vista della chiusura dei lavori di ristrutturazione della scuola, che però qualche settimana fa hanno subito un nuovo ritardo a causa del fallimento dell’impresa di costruzione che si stava occupando del progetto. Così la fine dei lavori è stata ulteriormente rimandata al 2022. Ma, con i prefabbricati allagati, i bambini non hanno nemmeno una sistemazione temporanea.

“Adesso i piccoli sono a casa a tempo indeterminato, senza sapere se potranno tornare a scuola prima della chiusura del 30 giugno, e senza una sicurezza per settembre”, continua Villa. Oltre ad allagare le strutture, la pioggia ha distrutto i materiali, compromesso l’attrezzatura elettronica, rovinato i lavoretti che i piccoli avevano preparato durante l’anno. “Speriamo che questo episodio risvegli l’attenzione sulla situazione dei nostri figli e che venga trovata al più presto una soluzione per farli andare a scuola, in sicurezza”, concludono i genitori.

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