Morgan a Michele Merlo era affezionato. Lo aveva incontrato ad Amici di Maria De Filippi, quando faceva il coach. E così ha scritto per lui e su di lui prima, quando Michele era ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, e dopo. Rispondendo a un utente su Instagram, Morgan ha commentato: “Mi strazia questa cosa. Ho ripercorso la musica fatta insieme, Baglioni, i Beatles, i Pink Floyd, mi spezza il cuore, sto pregando perché Dio lo risparmi. Vorrei andare a trovarlo, qualcuno può procurarmi il numero di suo papà? Mi farebbe un favore, grazie! Andrò a Bologna!”. Non solo, i ricordi dal cantautore sono nitidi e raccontano di un’amicizia e di un rapporto che poteva diventare anche professionale: “Se quel testone mi avesse dato retta l’avrei portato dove sta Marco Mengoni perché aveva un talento strepitoso ma ha fatto un errore di valutazione, cadendo nella trappola del suo nemico. lo invece gli ero amico sul serio e continuerò ad esserlo”. Nel momento in cui Morgan scriveva, il papà di Michele dichiarava che le speranze erano “ridotte a un lumicino” e il cantante è morto a causa di una emorragia causata da leucemia acuta dopo poche ore. “Il mio pensiero ai genitori di Mike, Michele Merlo, che abbraccio e sento disperatamente. Michele mi disse: ‘Sei come mio padre’ perché mi ha fatto amare Pierangelo Bertoli. Facciamolo, gli dissi, che canzone vuoi fare? Mi rispose ‘A muso duro’”. Rileggere adesso il testo di quella canzone è commovente: Canterò le mie canzoni per la strada/ Ed affronterò la vita a muso duro/ Un guerriero senza patria e senza spada/ Con un piede nel passato/E lo sguardo dritto e aperto nel futuro.