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India, focolai Covid negli zoo: chiuse le riserve di tigri. “Alta possibilità di trasmissione virus agli animali in cattività”

La National Tiger Conservation Authority ha deciso di chiudere a tempo indeterminato l'accesso ai turisti. In India vivono duemila tigri, la metà del totale degli esemplari presenti sul pianeta

I focolai riscontrati in vari zoo in tutto il Paese e la morte della leonessa affetta da Covid nel giardino zoologico di Vandalur hanno fatto scattare l’allerta in India, dove la National Tiger Conservation Authority ha deciso di chiudere a tempo indeterminato ai turisti tutte le riserve di tigri. “Il fatto che uno dei nostri felini sia stato colpito dal Covid in uno zoo – si legge nell’ordinanza della chiusura – indica l’alta possibilità della trasmissione dagli essere umani agli animali in cattività. Temiamo che la trasmissione potrebbe avere luogo anche nelle riserve“.

Le tigri sono catalogate tra le specie in estinzione: secondo il Wwf ne restano solo 4mila esemplari in tutto il mondo. Almeno due migliaia vivono nelle riserve indiane, che hanno visto la popolazione aumentare negli ultimi anni, grazie agli sforzi intrapresi nel Paese per la loro salvaguardia, con misure come l’espansione delle foreste e condanne molto severe per chi le uccide.

La preoccupazione di un eventuale contagio degli animali protetti si è estesa anche nello stato del Tamil Nadu, dove le autorità hanno deciso di testare per precauzione 56 elefanti di due riserve naturali. Intanto tutto il personale delle riserve a contatto con gli elefanti è stato vaccinato in via prioritaria contro il coronavirus.