I sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca e Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno dichiarato lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore elettrico e del gas per il prossimo 30 giugno. Nella lettera inviata alle associazioni industriali Elettricità Futura, Energia Libera, Utilitalia, Anigas, I Gas, Assogas e ai ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro, della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture le sigle spiegano che “lo sciopero si è reso necessario per protestare come già evidenziato nella nostra lettera del 27 maggio scorso contro l’applicazione dell’art. 177 del ‘Codice degli Appalti’, con la scadenza derivata dalle varie proroghe e stabilita al 31 dicembre 2021, che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche nei casi in cui le attività vengano svolte direttamente dal proprio personale”.
Questo significa, dicono i sindacati, destrutturare “un servizio essenziale e fondamentale per l’intero Paese, oltre a mettere a forte rischio decine di migliaia di posti di lavoro come scritto nella lettera a firma dei segretari generali dei quattro sindacati Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Amedeo Testa, Paolo Pirani. “Durante lo sciopero saranno garantite le prestazioni essenziali previste dalla legge e dall’accordo sulla regolamentazione del diritto di sciopero nel settore elettrico e nel gas acqua, e sono esentati i lavoratori ivi previsti. Con la presente dichiarazione di sciopero sono state esperite tutte le procedure che regolano l’esercizio del diritto di sciopero nei settori”, conclude la lettera.