Lettere anonime alle redazioni dei giornali con costi gonfiati, campagne mediatiche organizzate da volti tv con sponde politiche, società di produzioni esterne scatenate e chi più ne ha più ne metta. Una spy story all'amatriciana? No, "fucili puntati" sul daytime di RaiUno per capire se Stefano Coletta avesse fatto le scelte giuste
I fucili erano puntati e pronti a sparare, non in un senso letterale ça va sans dire, direzione daytime di Rai1. Lettere anonime alle redazioni dei giornali con costi gonfiati, campagne mediatiche organizzate da volti tv con sponde politiche, società di produzioni esterne scatenate e chi più ne ha più ne metta. Una spy story all’amatriciana? No, è la tv bellezza. O bruttezza, fate voi. Perché basta conoscere l’abc del piccolo schermo per non fare un salto dalla sedia, è “solo tv” per chi la guarda non per chi la fa.
E in tv i conti si fanno già alla vigilia ma poi resta la domanda: alla fine com’è andata? Lo champagne è rimasto è nel frigo? I fucili, dicevamo, erano puntati direzione Serena Bortone, Antonella Clerici e Alberto Matano. La prima debuttante su Rai1, poco nota al grande pubblico, stimata dalla politica e amica personale da anni del direttore della prima rete Stefano Coletta. La seconda di ritorno al mezzogiorno e in prime time dopo un periodo di stop, al posto di Elisa Isoardi (fu Lady Salvini) e con una nuova produzione. Il terzo reduce dal “caso Lorella Cuccarini“. Basta mixare tutto e il gioco è fatto.
E alla fine com’è andata? Le novità, le scommesse, in alcuni casi gli azzardi hanno funzionato. E se, come detto più volte, la Rai1 di Coletta ha mostrato in prime time troppe debolezze (tutte scelte sue?) ma ha riportato il daytime a risplendere. Contro le aspettative di molti. Antonella Clerici è tornata al centro della scena, alla guida del programma rivelazione “The Voice Senior” e soprattutto ha riacceso, per la gioia dei pubblicitari, la fascia pre tg con “E’ sempre mezzogiorno“. La trasmissione è un vero successo, si è stabilizzata da tempo sul 15% di share e negli ultimi giorni, complice le repliche di Forum, ha superato anche il 17%. Numeri lontani anni luce da quelli de “La Prova del Cuoco”, morta e sepolta da qualche anno e inchiodata tra il 10-12%.
Un riscatto della competenza, un clima familiare, una boccata d’ossigeno. Alberto Matano ha regalato a “La Vita in Diretta” una seconda vita e a Rai1 la leadership del pomeriggio battendo quotidianamente “Pomeriggio 5” di Barbara D’Urso. Il contenitore pomeridiano con la conduzione singola, voluta tra le polemiche da Coletta, ha regalato al programma compattezza e un approccio più credibile dal punto di vista giornalistico. Matano ha asciugato la prima parte, eliminando fronzoli inutili (dal sapore meramente “promozionale”) e ha rafforzato la seconda con l’arrivo del tavolo a cui siedono spesso ospiti di livello. Una sfida vinta dal punto di vista auditel, i risultati si sono avvicinati spesso al 17-18% e da qualche giorno, con la D’Urso in vacanza, ha toccato il 22% di share.
Percorso più tortuoso per “Oggi è un altro giorno“. Perché va detto che Serena Bortone ha commesso l’errore di riportare inizialmente nel pomeriggio di Rai1 il suo Agorà, a cui aveva aggiunto qualche spazio di intrattenimento, trattato quasi con dovere e con poco entusiasmo. Uno schema che non ha funzionato, gli ascolti nei primi mesi hanno faticato più del dovuto. Con il passare delle settimane “Oggi è un altro giorno” è stato rivoluzionato. È arrivato Memo Remigi, la sorpresa Jessica Morlacchi e il volto dell’Eredità Cannoletta. La Bortone ha avuto bisogno di tempo per proporsi al pubblico con un approccio differente, meno alto e più semplice. Più familiare. Per mettersi in gioco, ballando le canzoni di Rosanna Fratello o intervistando la contessa De Blanck con interesse. Perché su Rai1 puoi intervistare lo scrittore o il politico di turno solo sei in grado di bilanciare con qualcosa in target. Aver ammesso gli errori iniziali, aver stravolto il programma in corsa, non è una sconfitta ma vittoria intelligente. E gli ascolti hanno pagato: oggi la trasmissione si muove intorno al 14% di share. Nove mesi dopo l’ex “sconosciuta” Bortone ha trovato il suo pubblico e portato a casa l’imitazione riuscitissima di Barbara Foria. Aspetti da limare ce ne sono ma avrà tempo nella prossima stagione per correggere ancora di più il tiro.
Sì, perché Antonella Clerici, Serena Bortone e Alberto Matano torneranno su Rai1 dal prossimo settembre. Le scommesse che Stefano Coletta ha vinto, così come ha funzionato lo spostamento de “Il Paradiso delle Signore” alle 16, mossa che ha portato la serie al 20% di share. I titoli storici hanno confermato le loro performance positive (Domenica In, I Soliti Ignoti, L’Eredità, Storie Italiane) ma c’è da rivoluzionare il flop “Unomattina”. Per Coletta ci sono errori da non rifare ma per il daytime può sorridere: la sfida è stata vinta.