I due malviventi sono entrati in casa dal retro della villa intorno alle 4 del mattino rompendo il listello di una finestra e un vetro facendo scattare l’allarme antifurto: Roberto Mottura ha cercato di fermarli e durante la fuga uno di loro ha sparato, colpendolo all'addome. Sul caso indagano i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto
Un colpo di pistola all’addome sparato dai ladri entrati in casa sua e che erano stati sorpresi intenti a rubare oggetti di valore. È morto così nella notte, a 50 anni, Roberto Mottura, architetto che viveva insieme alla moglie e al figlio di 12 anni a Piossasco, nel Torinese, in una casa di due piani in via del Campetto 33 dove già in passato si erano registrate irruzioni da parte di malviventi.
A dare l’allarme, nella notte, è stata la moglie che, trovando il marito a terra, ha subito chiamato il 118 che è intervenuto cercando di rianimare l’uomo, ma ogni tentativo è stato inutile e dopo un’ora hanno dovuto constatare il decesso. Adesso sul caso indagano i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Ciò che è certo è che lo scontro tra Mottura e i due malviventi, entrati in casa dal retro della villa rompendo il listello di una finestra e un vetro facendo scattare l’allarme antifurto, è avvenuto intorno alle 4 del mattino.
Il 50enne è stato colpito al basso addome da un proiettile sparato con una pistola di piccolo calibro mentre, con ogni probabilità, stava proprio tentando di bloccare i ladri che si erano introdotti in casa. I due ladri, sorpresi subito dal proprietario dentro casa, non dovrebbero essere riusciti a rubare: dall’appartamento, infatti, sembra non mancare nulla. Mentre scappavano dalla stessa finestra da cui sono entrati, però, uno dei due ha sparato e colpito Mottura. Una volta che la moglie ha lanciato l’allarme, i paramedici del 118 hanno cercato di rianimarlo, purtroppo senza successo.