“Sorpreso e amareggiato”: Antonio Conte non nasconde di essere rimasto deluso dalle parole pronunciate da Massimo Moratti, intervistato da Peter Gomez nel corso dell’evento de ilfattoquotidiano.it “Come sta il calcio?”, trasmesso in diretta sui canali Youtube e Facebook. L’ex presidente dell’Inter ha visto nell’addio del tecnico all’Inter anche una “mancanza di attaccamento. “Ci siamo sentiti al telefono e il presidente si è scusato per quelle frasi che non rappresentavano il suo reale pensiero”, racconta Conte a La Gazzetta dello Sport. “Chiunque mi conosca, non solo lui, sa quale attaccamento ho sempre avuto per i colori che ho rappresentato, a cui do la mia totale dedizione, anima e corpo”, aggiunge l’allenatore che ha lasciato la panchina nerazzurra dopo aver conquistato lo scudetto.

“Conte è un professionista serissimo e ha fatto benissimo, niente da dire. Ma alla base della sua decisione c’è stata mancanza di attaccamento”, ha spiegato Moratti a Gomez. “Non nego di essere rimasto sorpreso e amareggiato nel leggere quelle parole di Moratti, un uomo elegante, intelligente e appassionato, che con la sua famiglia rappresenta la storia dell’Inter e ne conosce ancora oggi tutte le dinamiche e i risvolti”, la replica di Conte. Che poi racconta della telefonata e rivendica il lavoro svolto nei suoi due anni all’Inter e l’eredità che lascia ai nerazzurri: “Ovunque sia stato ho costruito gruppi che ha vinto, gettando un solco importante per il futuro“. “È la consapevolezza della gente di cosa è stato fatto, di quanto impegno e dedizione ho messo in questi anni, dell’enorme lavoro svolto insieme per riportare club, squadra e tifosi dove meritavano di stare. Ho dato davvero tutto, la gente lo sa…“, spiega il tecnico salentino a La Gazzetta dello Sport.

Conte però non vuole entrare nel dettaglio dei motivi della rottura con l’Inter: “Non voglio entrare in alcuna polemica o questioni di mercato o altro. Rispetto il presidente Zhang, che ringrazio per avermi scelto, voglio bene all’Inter, alla squadra e ai tifosi, faccio un sincero in bocca al lupo a Simone Inzaghi che è un tecnico bravo, capace, ambizioso, e auguro a tutto il mondo nerazzurro i migliori successi“, risponde. Inevitabile però una domanda anche sul suo stipendio: “Se le cifre che guadagno sono al passo con i tempi? Le cifre le fa il mercato, le fanno i risultati raggiunti, il lavoro svolto negli anni. Ma al di là di questo mi lasci dire che se il mio problema o la mia ossessione fossero i soldi, in passato sarei rimasto dov’ero“, la spiegazione di Conte.

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