Damiano dei Maneskin dà ragione a Emma. Il cantante della band vincitrice al Festival di Sanremo 2021 e all’Eurovision Song Contest, in una intervista a Vanity Fair, commenta le parole della collega che alla vigilia del suo tour aveva detto: “All’Eurovision ai miei tempi (era il 2014 e si era presentata con ‘La mia città’, ndr) mi hanno massacrata per un paio di shorts, a Damiano – torso nudo e tacchi – invece non hanno detto nulla”. Nella replica sostanzialmente Damiano David appoggia il concetto espresso da Emma: “Il giudizio facile contro il femminile è più feroce, costante, svilente (se io faccio tanto sesso sono un figo e Vic una puttana, dove io mi mostro forte sono un leader e Vic una dispotica e rompipalle, che ha successo perché è bona). Da maschio sono privilegiato, le molestie che subisco non sono paragonabili a quelle che vive una donna, i commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica”. E poi aggiunge un episodio alquanto curioso: “Mi è successo di ritrovarmi dal niente con una che tirandomi a sé per un selfie mi ha iniziato a leccare la faccia… ma che vuoi, me l’hai chiesto? Il consenso esiste, ed è doveroso”.
Dopo la vittoria all’Eurovision i Maneskin hanno ottenuto traguardi importantissimi: “Gli streaming di ‘Zitti e buoni’ crescono di secondo i secondo, e ci portano sopra ai Muse, sul tetto delle classifiche inglesi, dodicesimi nella Spotify Global Chart. Follower quasi triplicati, nel post Rotterdam (da 1,4 a 3,3 milioni, ndr). Follia contagiosa e universale: magliette e merchandising andati esauriti in 10 minuti. Come i dischi, i biglietti per un tour che aggiunge date e si espande sulle cartine geografiche. Ci stanno cercando persino in Festival in cui sono passati i Rolling Stones”. In mezzo a tanti numeri importanti una notizia che cinque giorni ha sorpreso il mondo discografico italiano: si è interrotto il rapporto lavorativo con la manager storica Marta Donà, che ha accompagnato la band per quattro anni dal secondo posto a X Factor nel 2017.