Da giovedì 10 a domenica 13 a Milano e Monza ci sarà il Motor Show anche detto affettuosamente #MIMO2021. Una manifestazione anacronistica, contraddittoria e prepotente, perché in tempo di crisi ecologica e climatica occorre diminuire il tasso di motorizzazione privata, non incentivarlo. E questo non lo dico solo io, ma 36 associazioni e comitati ambientalisti da tutta Italia.

In seguito alle contestazioni ambientaliste del 2019, il Salone dell’Automobile di Francoforte non si terrà più nella città che a lungo lo ha ospitato. Per questo anche a Milano noi contesteremo il Motor Show! Sabato 12 giugno faremo un Car Free Show. Percorreremo le vie del Motor Show in modo pacifico, critico e consapevole, mostrando la bellezza e l’efficienza dei piedi e delle bici, con cartelli che spiegano alla gente i danni della motorizzazione privata, testimoniando che si può anche vivere senza auto o con meno auto.

Il Motor Show è una vergogna anche perché si svolge su quelle stesse vie pedonali del centro milanese con fatica strappate alle auto, e ora nuovamente occupate per pubblicizzare auto: 3 chilometri di vie pedonali, da San Babila attraverso Piazza Duomo, perfino intorno alla cattedrale, per arrivare al Castello Sforzesco, con oltre 100 automobili e moto esposte. Le associazioni rimarcano la contraddizione del Comune e della Regione: “Da una parte si incentiva direttamente l’acquisto delle auto, trasformando lo spazio pubblico in un autosalone privato; dall’altra Milano tenta di promuovere la sua immagine nazionale e internazionale di città sostenibile e attenta alle esigenze di sicurezza e benessere dei cittadini di tutte le età e le abilità”.

Ormai è appurato che per rendere le città sostenibili, sicure, vivibili per tutte le persone, occorre diminuire il tasso di motorizzazione privata, che in Italia è ancora troppo alto (65 auto ogni 100 abitanti), molto sopra alla media europea (48 auto ogni 100 abitanti). Anche le nostre metropoli sono ipermotorizzate: Milano ha 49 auto ogni 100 abitanti, Roma 62, praticamente il doppio di Madrid, Parigi, Amsterdam e Berlino! Che bisogno quindi c’è del Motorshow? Aumentare il numero di auto in un’Italia già satura?

Meno auto, lente, condivise ed elettriche. La strada deve essere destinata nella maggior parte a pedoni, ciclisti, mezzi pubblici elettrici. I danni della motorizzazione privata sono numerosi (ne ho parlato a lungo nel mio libro Vivo senza Auto, Macro Edizioni). In primo luogo l’auto è un’arma e come tale va trattata (e ridotta). Una società armata non avrà mai pace, così come una società ipermotorizzata. Basta una distrazione, un colpo di sonno, un maledetto errore, basta sentirsi padroni della strada, e hai ucciso un uomo, una donna, un bambino. La sua velocità, la sua potenza non lasciano scampo, in caso di collisione. Il paradosso è che l’auto uccide soprattutto chi veloce non va, pedoni e ciclisti urbani, utenti che subiscono la velocità altrui e la pagano sulla loro pelle.

Gli incidenti sono causati nella quasi totalità di casi dai comportamenti sbagliati degli automobilisti, provocando ogni anno circa 3.200 vittime. In Europa gli incidenti stradali sono la prima causa di morte in assoluto, per i bambini in età scolare (da 5 a 14 anni, dati Oms). Dati terrificanti, tragedie assurde, agghiaccianti, banalmente evitabili, ma accettate come inevitabili.

Che senso ha quindi pubblicizzare auto che possono sfondare in un attimo i 200 chilometri orari, perché elogiare la loro velocità, la loro accelerazione e potenza, se è proprio questo ciò che uccide?

Le auto, oltre ad uccidere, ci ammorbano l’aria. Ossidi di azoto (NOx), emessi soprattutto dai motori diesel, i composti organici volatili (VOC), polveri sottili… sono i “rifiuti” dei tubi di scarico ma anche dei freni e delle gomme, che noi respiriamo. In epoca di Covid, dovremmo tenere cari i nostri polmoni!

Un’automobile ruba spazio anche quando è ferma: il 50% del suolo delle città è dedicato a strade, parcheggi, stazioni di servizio. Ma lo spazio non basta mai, e così anche i marciapiedi sono spesso occupati dalle auto. Lo spazio di gioco e movimento per i bambini è sempre più risicato. Oltre a rubare spazio, le auto rubano anche la bellezza del paesaggio. Sono da poco stata a Monterosso (Cinque Terre) e ho strabuzzato gli occhi quando dal promontorio, nel bel mezzo di un golfo paradisiaco, ho visto… un mega parcheggio! A due metri dal mare 300 posti auto, un obbrobrio che grida giustizia.

Al Motor Show vedrete auto di ogni stazza, allora chiedetevi: che senso ha che per spostare un uomo del peso di 70-80 chili, con l’auto, si arriva a spostare una tonnellata e più di ferraglia? Visto che l’auto trasporta in media solo 1,5 persone, e copre nel 75% dei casi percorsi di breve raggio (sotto ai 10 chilometri) l’auto è uno dei mezzi che dissipa energia nel modo più assurdo e inefficiente. Agli automobilisti pacifisti vorrei, inoltre, dire che non ci sono distributori di benzina (o di metano) etici o faitrade.

Infine, arrivando in Piazza Castello, ammirando le auto elettriche, dovremmo ricordarci che non dobbiamo solo buttare meno CO2 in atmosfera, ma anche estrarre meno materie prime dal sottosuolo. E le auto (comprese quelle elettriche), oltre che di suolo, sono divoratrici di materie prime (tra cui il litio che provoca immani devastazioni nelle miniere a cielo aperto in Sud America e non solo). Il riciclaggio potrà ridurre solo in parte questo enorme impatto. Tutti sappiamo che ridurre è meglio che riciclare!

Infine, il furto di soldi e tempo: dietro un’auto si spendono circa tra i 4mila e gli 8mila euro all’anno, a seconda del modello e dell’alimentazione scelta. Che senso ha lavorare per pagarsi l’auto con cui andare al lavoro? Non conviene andare al lavoro in bici o in treno e lavorare anche meno? Alla fine dei giochi, non conviene forse vivere senza auto, oppure con meno auto o almeno riducendone l’uso solo a tragitti impossibili a piedi, bici e mezzi pubblici?

I governanti non dovrebbero forse incentivare questo stile di vita, finanziare trasporti pubblici e ciclabili, anziché ospitare eventi come il Motor Show, rendere gratuiti i parcheggi o dare bonus per acquistare nuove auto?

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