Mancava solo il verdetto di legittimità per acquisire definitivamente il natante al patrimonio dello Stato. E invece dovrà celebrarsi il terzo giudizio d'Appello, che regalerebbe una nuova speranza al manager. Ma la cattedrale del lusso non è più sua dal 27 gennaio, quando se l'è aggiudicata all'asta l'ex patron della F1 Bernie Ecclestone
In apparenza è una vittoria, di fatto è l’ultima beffa – e forse la maggiore – di una vicenda ormai più che decennale. A sorpresa, nell’udienza del 9 giugno, la Corte di Cassazione ha annullato la confisca del megayacht Force Blue: un gigante del lusso marittimo (62 metri di lunghezza per 1.325 tonnellate di stazza lorda) che il suo ex proprietario Flavio Briatore cercava di recuperare dal 21 maggio del 2010, giorno in cui la Guardia di Finanza lo sequestrò al largo di La Spezia. A bordo c’erano l’allora moglie del manager, la soubrette Elisabetta Gregoraci, e il neonato figlio Nathan Falco. La procura di Genova indagava Briatore per una sospetta frode fiscale da 3,6 miliardi, realizzata intestando il natante a una società con sede alle Cayman (la Autumn Sailing Ltd) in modo da figurare come semplice charterista (noleggiatore) evitando così di pagare l’Iva sull’importazione del carburante.
L’accusa aveva retto fino in appello (a febbraio 2018 Briatore era stato condannato a 18 mesi), ma la Cassazione aveva annullato con rinvio per un vizio di forma. Al termine dell’appello bis, il 4 ottobre 2019, l’evasione fiscale risultava perciò ormai prescritta, ma la pena accessoria della confisca era stata confermat: mancava solo il sigillo della Cassazione, quindi, per acquisire definitivamente il Force Blue al patrimonio dello Stato. E invece il giudice di legittimità ha rimandato indietro ancora una volta gli atti alla Corte d’appello ligure, regalando un’inattesa speranza al milionario di Verzuolo: se non fosse che nel frattempo – il 30 dicembre 2020 – la stessa Corte aveva deciso di mettere all’asta il megayacht a un terzo del suo prezzo originale (base d’asta fissata a 7 milioni contro un valore stimato, al momento della confisca, di 20 milioni di euro circa), a causa delle sopravvenute eccessive spese di custodia a carico dello Stato.
Gli avvocati avevano tentato più volte di bloccare la vendita, presentando tre successive istanze e un ricorso urgente in sede sia penale che civile, offrendo – a nome del tycoon – di coprire di tasca propria i costi per il rimessaggio dello yacht, senza successo. Il 27 gennaio – nello studio del notaio Ugo Bechini di Genova – ad aggiudicarsi il Force Blue a 7 milioni e 490mila euro era stato Bernie Ecclestone, boss della Formula 1 ai tempi in cui Briatore guidava il team Renault, nonché suo amico e socio in affari. Una coincidenza che aveva fatto insospettire molti. Ma adesso, con il verdetto di Cassazione, il patron del Billionaire vede a un passo l’agognata restituzione di un bene che da qualche mese non è più suo. Tutto ciò che può sperare di recuperare è il ricavato della vendita all’asta, ossia – come s’è detto – circa un terzo dal prezzo che aveva sborsato anni fa per acquistarlo. Per questo, tra i suoi difensori, si fa strada addirittura l’idea di una causa civile con cui chiedere un risarcimento economico per l’infinita vicenda giudiziaria. Ma a ripagare lo scippo del Force Blue, giura chi lo conosce, non c’è assegno che tenga.