Stando alle prime indiscrezioni, non sarebbe chiaro il movente. Si sospetta che il lavapiatti ucciso potesse aver accumulato dei debiti non pagati nei confronti dell'uomo fermato
Due giorni fa Mohammad Ibrahim era stato trovato morto nel suo appartamento, decapitato con un’arma da taglio pesante, presumibilmente un machete. Questa mattina, la squadra mobile di Torino, guidata da Luigi Mitola, ha fermato un uomo, anche lui bengalese come la vittima e suo coetaneo, sospettato dell’omicidio. Per gli inquirenti non è ancora chiaro il movente, ma tra le ipotesi si fa largo quella della vendetta per un debito non pagato dalla vittima, lavapiatti in un ristorante nella provincia. Il sospettato verrà interrogato nel primo pomeriggio dalla procura torinese.