Giovanni Toti ributta la palla nel campo del Governo. Assediato dalle critiche per aver autorizzato l’open day in cui la 18enne di Sestri Levante ha ricevuto la dose di Astrazeneca rivelatasi probabilmente fatale, il governatore ligure passa al contrattacco pubblicando su Facebook il testo di una lettera inviata il 12 maggio scorso alle regioni dal capo di gabinetto del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, il colonnello Gabriele Garau. In cui si riporta un parere contenuto in un verbale del Comitato tecnico-scientifico, che “non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale (AstraZeneca e Johnson&Johnson, ndr) a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni“. “Per tutti coloro che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di AstraZeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso, ecco la lettera“, scrive.
Giovedì in tarda serata, nelle ore successive alla notizia della morte di Camilla, l’ex volto Mediaset argomentava già che “la possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti”, chiedendo di non “usare questo momento terribilmente drammatico per sciacallare su emozioni, dolore e paura. Al ministero della Salute, all’Agenzia del farmaco, all’Istituto di sanità, al Comitato tecnico scientifico spetta la responsabilità di dire una parola chiara, definitiva e irreversibile sull’uso di AstraZeneca – attaccava -, un siero che ha cambiato almeno cinque volte in tre mesi la sua destinazione: solo sotto i 50 anni, poi sospeso, poi solo sopra i 60, poi per tutti. Ora – dice – da Roma si esprimano senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche AstraZeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E allora si assumano la responsabilità di dirlo chiaramente, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso”. Il post, però, era stato commentato da centinaia di utenti infuriati che accusavano Toti di aver messo in pericolo la salute dei propri cittadini per ragioni di propaganda.