Il risultato del sondaggio di Swg commissionato dal partito di Fratoianni: sei su dieci condividono i criteri della tassa ribattezzata Next Generation Tax. A domanda secca quasi la metà dei cittadini - il 47% - sarebbe d’accordo con l’eventualità di introdurre una patrimoniale di questo tipo. A dicembre alla stessa domanda solo il 29% era a favore
Due italiani su tre condividono le caratteristiche dalla legge d’iniziativa popolare sulla tassa patrimoniale proposta da Sinistra italiana. È questo il risultato del sondaggio di Swg commissionato dallo stesso partito di Nicola Fratoianni su quella che è stata ribattezzata Next Generation Tax. L’istituto di ricerca ha sottoposto a un campione di 1.200 persone alcune caratteristiche che potrebbe avere la norma proposta da Si. Il 64% è d’accordo su un’aliquota che cresce progressivamente: sui patrimoni personali da 500.000 euro è molto ridotta e assume valori significativi solo oltre i 10 milioni di euro di patrimonio. Il 62% è favorevole all’applicazione della tassa ai patrimoni personali superiori a 500.000 euro (somma tra immobili, saldo di conto corrente e investimenti finanziari). Solo il 61%, invece, vorrebbe che la tassa andasse a sostituire tutte quelle già esistenti sul patrimonio (Imu, bollo auto, imposte di successione, ecc.). A domanda secca quasi la metà dei cittadini – il 47% – sarebbe d’accordo con l’eventualità di introdurre una patrimoniale di questo tipo. Il 30% sarebbe contrario, il 23 non lo sa. A dicembre alla stessa domanda solo il 29% era a favore della patrimoniale, con il 44% di contrari.
A livello di provenienza politica Swg fa notare che “non emerge una vera contrarietà tra gli elettori dei diversi partiti. Gli elettori indecisi e senza un partito di riferimento sembrano essere i più freddi alle proposte presentate, nell’area di sinistra convince soprattutto la soglia dei 500mila euro”. In generale sono ampiamente favorevoli alla patrimoniale gli elettori di sinistra e centrosinistra. A favore il 70% di elettori del Pd (contrari il 20), 60 dei 5 stelle (contrari il 25). Ma sono per la patrimoniale anche gli elettori di Lega e Fdi anche se la percentuale si riduce rispettivamente al 43 e al 42 percento. Come classi sociali, invece, il 34% di quelle popolari non sa cosa rispondere (il 39 è a favore). Vogliono la patrimoniale il 51% degli appartenenti alle classi sociali medio basse, tra quelle medio alte solo il 48. Tra chi sarebbe a favore della nuova norma, poi, si segnala che il 49% la vorrebbe “per ridurre le diseguaglianze all’interno della popolazione”. Il 45%, invece, perché “sarebbe un buon gettito e per i ricchi non cambierebbe molto”. Tra i contrari, invece, il 42% dice che in caso di patrimoniale “i ricchi porterebbero i loro soldi all’estero”, il 34% “perché scoraggerebbe gli investimenti”. E c’è anche un 24% contrario alla proposta di Sinistra italiana perché “la soglia dei 500mila Euro è troppo bassa”.