La causa si fonda sull’accusa di aver gestito i rapporti tra Moby e Cin a discapito di quest’ultima e in conseguenza del suo primo creditore, Tirrenia in amministrazione straordinaria. L'azione legale lascia presagire la contrarietà dei commissari al piano di concordato depositato il 24 maggio scorso. Che infatti Cin si appresterebbe a modificare
La storia conflittuale tra i commissari di Tirrenia di Navigazione in amministrazione straordinaria e il gruppo Onorato si alimenta di un nuovo capitolo. A una settimana dalla pronuncia del Tribunale di Milano sui piani di concordato delle due maggiori compagnie armatoriali del gruppo, i commissari di Tirrenia hanno fatto causa alla holding Onorato Armatori srl e a Moby, rispettivamente controllante e proprietaria di quella Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) che deve a Tirrenia in a.s. 180 milioni di euro e le chiede col concordato di rinunciare al 70-75% di questo credito, per evitare il fallimento.
L’azione legale lascia presagire la contrarietà dei commissari del maggior creditore di Cin al piano depositato il 24 maggio scorso, contrarietà che se confermata in Tribunale farebbe saltare la procedura. Con conseguente fallimento dell’azienda proprietaria del marchio Tirrenia, uscita vincitrice dalla privatizzazione della compagnia di bandiera nel 2012. Proprio per scongiurare tale ipotesi, secondo un’indiscrezione raccolta da ilfattoquotidiano.it Cin ha già corretto il piano di concordato e dovrebbe depositarlo in tribunale lunedì con le attestazioni dell’esperto indipendente Riccardo Ranalli. La società non commenta.
La causa intentata dai commissari tramite lo studio legale Agnoli-Giuggioli si fonda sull’accusa al gruppo Onorato di aver gestito i rapporti tra Moby e Cin a discapito di quest’ultima e in conseguenza del suo primo creditore, ovvero Tirrenia di Navigazione in A.S.. In particolare l’atto sollecita i giudici ad analizzare il mancato recupero da parte di Cin spa di 128 milioni di euro dovuti da Moby a chiusura del bilancio 2019, nonostante l’indebitamento dell’azienda avesse superato nell’anno i 300 milioni. Un credito questo che, stando allo stato patrimoniale di Cin spa riportato nel suo piano di concordato, sei mesi dopo è praticamente scomparso, ridotto a poco meno di 4 milioni, benché nei conti di Moby spa riportati nel suo piano di concordato sembri sempre presente.
Con la causa civile i commissari di Tirrenia di Navigazione in A.S. mirano ad ottenere dal Tribunale di Milano un‘ordinanza esecutiva per Moby di 43,8 milioni – oltre alla condanna della società a liquidare il dovuto alla sua CIN spa – con risarcimento dei danni causati dalle scelte di gestione strategica del gruppo da parte della controllante Onorato Armatori srl. Controllante impersonificata dall’armatore Vincenzo Onorato, rimasto socio unico dell’azienda, nonostante i piani di concordato presentati in Tribunale a Milano dalle sue aziende Moby e CIN indichino ancora al suo fianco come socia la madre Maria Grazia Carminio, col 10,56% delle quote, benché questa sia deceduta il 22 giugno 2020.