Cultura

Atene, asfaltata la via che porta al Partenone per abbattere le barriere architettoniche. Ma la decisione non piace a tutti

La strada è stata realizzata con un cemento molto chiaro ed è stata posata su una membrana sintetica "di facile rimozione". Ma il progetto questo non ha rassicurato gli esperti dell'archeologia classica. E dietro la decisione potrebbe esserci l'ombra del settore delle crociere

di F. Q.

Il percorso che conduce all’Acropoli di Atene non sarà più lo stesso. Il fondo, spesso dissestato, del sentiero che porta in cima alla collina, durante il lockdown, è stato sostituito da una colata di cemento. La nuova strada, che garantisce maggiore accessibilità, ma che per molti interferisce con il paesaggio circostante, porta dalla base della collina fino al Partenone, tempio della dea Atena del V secolo a.C. Oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, i lavori di restauro del sito hanno previsto anche un nuovo ascensore e accorgimenti tattili per i non vedenti.

Un bene, quindi, o un male contro la bellezza storica? La decisione di asfaltare la strada della cittadella ha generato non poche polemiche tra le varie istituzioni coinvolte, tra le forze di maggioranza e di opposizione, tra gli esperti d’arte, ed è ora oggetto di discussione anche sul web. Ad opporsi al progetto anche Alèxis Tsipras che il mese scorso aveva chiesto al governo conservatore di Kyriàkos Mītsotàkīs di “smettere di abusare del patrimonio culturale”. Per la maggioranza, però, la maggiore accessibilità all’opera pubblica data dall’abbattimento delle barriere architettoniche, è un bene. La ministra della Cultura greca, Lina Mendoni, ha infatti difeso la decisione, applaudendo anche all’approvazione ricevuta dal Consiglio Archeologico Centrale (Kas). “Dare gioia alle persone è significativo quanto la protezione dei nostri beni culturali”, ha dichiarato ai giornalisti durante la visita al sito protetto dall’Unesco.

La strada è stata realizzata con un cemento molto chiaro ed è stata posata su una membrana sintetica “di facile rimozione” che protegge le rovine sottostanti, precisa Manolis Korres, l’architetto messo a capo del progetto. Ma questo non è bastato a rassicurare gli esperti dell’archeologia classica. Non solo maggiore accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche per le persone in sedia a rotelle, per alcuni esperti dietro alla gettata di asfalto, che impedirebbe inoltre il corretto assorbimento dell’acqua, ci sarebbe anche la pressione del settore delle crociere. Il motivo? In questo modo il sito è raggiungibile in maniera rapida e agevole dai turisti in massa che non possono permettersi di perdere tempo quando scendono dalle nave per l’escursione del giorno.

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