Sono 1.723 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati in Italia nelle ultime 24 ore tra i 212.966 tamponi processati, di cui 117.841 test antigenici rapidi. L’incidenza totale scende quindi sotto l’1 per cento, attestandosi allo 0,8%, mentre quella dei soli molecolari è all’1,8. I morti sono 52. Il bollettino giornaliero conferma la costante regressione delle ospedalizzazioni: sono 221 i ricoverati in meno rispetto a venerdì, 23 in meno le persone assistite in terapia intensiva, dove si sono registrati 25 ingressi in un giorno.
La settimana si avvia verso una chiusura con nuovi ribassi per tutti gli indicatori: tra lunedì e sabato sono stati identificati 11.071 nuovi positivi, circa 3mila in meno degli stessi giorni della settimana precedente quando furono 14.161. Diminuiscono anche gli ingressi in terapia intensiva, passati da 178 a 142, così come cala il tasso di positività dei tamponi molecolari (da 2,4% a 1,8%). Purtroppo resta stabile la curva dei decessi, con 453 morti negli ultimi 6 giorni (furono 426 tra lunedì e sabato della settimana scorsa).
Dall’inizio della pandemia sono 4.243.482 i contagi accertati: in 3.954.097 sono guariti o sono stati dimessi (4.500 nelle ultime 24 ore) mentre 126.976 sono deceduti a causa del Covid-19. Restano attualmente positive 162.409 persone, in 158.180 si trovano in isolamento domiciliare. Altri 3.655 sono ricoverati con sintomi in area medica e 574 vengono assistiti in rianimazione. In 17 Regioni, nell’ultimo giorno, non si sono registrati nuovi ingressi in terapia intensiva.
La Sicilia è l’area del Paese che comunica il maggior incremento di nuovi casi (263), seguita dalla Lombardia (255). Altre 5 regioni riportano più di 100 contagi – Campania, Lazio, Toscana, Puglia ed Emilia-Romagna – mentre tutte le altre oscillano tra i 67 positivi rintracciati in Veneto e i 2 della Valle d’Aosta che, insieme a Molise e Basilicata, è una delle tre regioni a non avere più alcun Covid-positivo ricoverato in terapia intensiva.